Tra le tante questioni da affrontare in riferimento ai lunghi viaggi spaziali, c’è anche quella delle comunicazioni tra la Terra e il veicolo, che potrebbero essere troppo lente e richiedere delle ore: ciò complicherebbe situazioni in cui è necessaria una reazione molto veloce, in caso di emergenza, ad esempio per evitare detriti spaziali o gestire disguidi improvvisi e manutenzione ordinaria.
La NASA, a tale proposito, avrebbe finanziato con 330.000 dollari un progetto di ricerca dell’University di Akron, in Ohio: ipotizza di usare astronavi autonome, che prendono decisioni senza l’intervento dell’uomo grazie alla blockchain. L’astronave potrebbe quindi rispondere in autonomia per affrontare situazioni critiche improvvise, in particolare attraverso la blockchain di Ethereum. La tecnologia non consente solo di far viaggiare monete e certificare transazioni, ma permette anche di eseguire automaticamente (in presenza di condizioni date) un “contratto intelligente” (smart contract): al verificarsi di determinate circostanze, il veicolo applicherebbe questi contratti, traducendoli in azioni senza la validazione del comando “terrestre”. “Spero di sviluppare una tecnologia in grado di riconoscere le minacce ambientali e di evitarle, oltre a completare automaticamente una serie di attività“, ha spiegato Jin Wei Kocsis, alla guida della ricerca finanziata dalla NASA.