L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) ha pubblicato un rapporto dal titolo “Trasformazione energetica globale – una roadmap verso il 2050” che valuta il futuro mix energetico, le relative esigenze di investimento e i co-benefici economici, sociali e ambientali della trasformazione energetica.
Il rapporto arriva in un momento cruciale per la pianificazione delle strategie di riduzione delle emissioni: la Commissione Europea deve preparare una strategia climatica per il 2050 che sia compatibile con l’Accordo di Parigi e, in Italia, la Strategia Energetica Nazionale punta ad una riduzione delle emissioni del 63% entro il 2050.
Aumentare la velocità dell’adozione delle energie rinnovabili a livello globale di almeno un fattore di 6, essenziale per soddisfare i requisiti dell’Accordo di Parigi, può limitare l’aumento globale delle temperature a 2°C, secondo il rapporto IRENA. Allo stesso tempo, entro il 2050 l’economia globale crescerebbe dell’1% e il benessere mondiale, inclusi i benefici sulla salute derivanti da una riduzione dell’inquinamento atmosferico e degli impatti climatici, migliorerebbe del 15% rispetto alla situazione attuale.
Inoltre, secondo il rapporto, aumentare gli investimenti nel sistema energetico del 30% entro il 2050 a favore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica può creare oltre 11 milioni di posti di lavoro nel settore energetico, che coprirebbero totalmente le perdite di lavoro nell’industria dei combustibili fossili.
I piani governativi attuali non soddisfano i requisiti dell’Accordo di Parigi per la riduzione delle emissioni e, per raggiungere tale obiettivo, devono essere ridotte di almeno 470 gigatonnellate entro il 2050 rispetto allo scenario delle politiche attuali e di quelle in programma. L’efficienza energetica e le energie rinnovabili sono i principali pilastri della transizione energetica. Insieme possono provvedere alla riduzione di oltre il 90% delle emissioni di CO2 legate all’energia richieste, secondo quanto affermato da Adnan Z. Amin, Direttore Generale dell’IRENA.
Secondo lo scenario IRENA entro il 2050 le energie rinnovabili possono costituire il 60% o più del consumo totale di energia di molti Paesi. La quota delle rinnovabili nel settore energetico passerebbe così dal 25% del 2017 all’85% entro il 2050, principalmente attraverso l’aumento della produzione di energia solare ed eolica.
Amin ha concluso: “Se vogliamo decarbonizzare l’energia globale in maniera abbastanza veloce da evitare gli impatti più gravi dei cambiamenti climatici, le rinnovabili devono rappresentare almeno i due terzi dell’energia totale entro il 2050. La trasformazione non sosterrà solo gli obiettivi climatici, ma anche effetti sociali ed economici positivi in tutto il mondo, sollevando milioni di persone dalla povertà energetica, aumentando l’indipendenza energetica e stimolando una crescita occupazionale sostenibile”.