Un altro traguardo importante è stato raggiunto dall’associazione animalista “Essere Animali” che da anni scende in campo, schierandosi in prima linea, in difesa degli animali. D’ora in poi sugli scaffali dei supermercati Crai non verranno più esposti pezzi di Foie Gras. Una decisione che aveva già convinto altri importanti gruppi della Grande Distribuzione Organizzata , come Pam/Panorama, Eataly, Conad, Esselunga e Gruppo Selex e che ora trova favorevole riscontro anche tra i vertici del noto supermercato.
L’associazione fa sapere che la cessazione della vendita del “fegato grasso” di anatre e oche è in realtà una vittoria di tutti, che ha visto la sua nascita dal web attraverso una petizione che conta più di 27.000 firme , correlata da proteste quotidiane perpetrate nelle piazze reali e virtuali. Una protesta portata avanti con forte determinazione che ha acceso i riflettori su una ennesima violenza commessa dagli uomini a danno dagli animali , molto spesso ignorata o sconosciuta.
Per produrre il “Foie Gras” infatti le oche e le anatre vengono sottoposte a una procedura a dir poco brutale: gli animali sono alimentati più volte al giorno con un quantitativo di cibo sproporzionato che viene inserito direttamente nel loro stomaco attraverso l’utilizzo di un lungo tubo metallico.
In questo modo l’animale ingrassa e il fegato si ammala, al solo scopo di servire su un menu , spesso stellato, un piatto che appaga le tasche dei produttori e il palato dei consumatori ma non di certo la loro coscienza.