L’obesità è comune tra le persone con diabete di tipo 2. L’avere una preferenza per la sera, che significa alzarsi tardi e andare a dormire tardi, è stato collegato ad un maggior rischio di obesità, ma la ricerca non ha ancora analizzato il fenomeno tra le persone con diabete di tipo 2.
Ora i ricercatori dell’University Of Illinois hanno voluto determinare se la preferenza per la sera o la mattina tra i pazienti con diabete di tipo 2 è associata ad un maggior rischio di indice di massa corporea più alto e, nel caso, quali specifici fattori contribuiscono all’aumento di rischio.
Lo studio è stato condotto su 210 tailandesi con diabete di tipo 2, che sono stati valutati per: ora dei pasti, consumo calorico giornaliero, durata del sonno, tempo del giorno dedicato agli esercizi e all’attività mentale (leggere, lavorare, ecc.).
Dei partecipanti, 97 avevano una preferenza per la sera e i restanti 113 per la mattina. Questi ultimi consumavano i loro pasti (colazione, pranzo, cena e ultimo pasto) prima dell’altro gruppo. I “mattinieri” facevano colazione tra le 7 e le 8:30, mentre gli altri tra le 7:30 e le 9. I ricercatori hanno scoperto che avere una preferenza per la sera era associato ad un indice di massa corporea più alto, mentre non era così per coloro che avevano una preferenza per la mattina.
Quindi, avere una preferenza per la sera è collegato ad un indice di massa corporea più alto nelle persone con diabete di tipo 2 e fare colazione più tardi sembra essere ciò che guida questa associazione. Sirimon Reutrakul, professoressa di endocrinologia, diabete e metabolismo dell’University of Illinois, ha dichiarato: “Un’ora più tarda per la colazione è un nuovo fattore di rischio associato ad un più alto indice di massa corporea tra le persone con diabete di tipo 2. Resta da analizzare se fare colazione prima possa aiutare queste persone per quanto riguarda il peso corporeo”.
Reutrakul, che ha guidato il team di ricerca, ipotizza che pasti ritardati possano disallineare l’orologio biologico interno, che svolge un ruolo nel ritmo circadiano. Il disallineamento circadiano può portare all’irregolarità del metabolismo energetico secondo studi precedenti.