Fotodermatite: ecco cos’è, come curarla e prevenirla

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La fotodermatite o dermatite da esposizione alla luce solare è un’infiammazione della cute, indotta o aggravata dall’esposizione ai raggi solari. Nelle persone predisposte, a provocarla  può essere sufficiente una goccia di  profumo, l’uso di farmaci (es. an tibiotici, antinfiammatori) in gel o pomata, la pillola anticoncezionale. Tra i sintomi: macchie brune, di grandezza variabile da una lenticchia a una grossa moneta che compaiono qualche giorno dopo l’esposizione al sole; zone arrossate e pruriginose, sino a piccole vescicole nei casi più gravi. In caso di fotodermatite: non esponetevi al sole per qualche giorno e, sotto consiglio del dermatolgo, assumete farmaci antistaminici o cortisonici per bocca o da applicare sulla pelle.Per ridurre l’intensità delle macchie: creme schiarenti con derivati della glabridrina, acido cogico, ascorbile, rucinolo. A volte può essere indicato un peeling superficiale con alfa-idrossiacidi mentre per rimuoverle del tutto occorre un trattamento laser.

Per prevenire: pulite accuratamente la pelle prima di ogni esposizione al sole, rimuovendo tracce di trucco e profumo; leggete attentamente i bugiardini dei farmaci, in cui vengono riportate eventuali reazioni alla luce solare; utilizzate farmaci e creme non fotosensibilizzanti. Qualora fosse strettamente necessario assumere un farmaco fotosensibilizzante d’estate, evitate di esporvi al sole durante tutta la durata della terapia e almeno nei 7 giorni successivi. Evitate, naturalmente, le ore centrali della giornata, proteggendo sempre la pelle con un filtro solare SPF 50+.

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