Astronomia: vicini a svelare i segreti della materia oscura

MeteoWeb

L’astrofisico Nico Cappelluti, dell’Università di Miami, ha pubblicato dei risultati che potrebbero fornire informazioni su un argomento che scienziati e astrofisici stanno studiando da decenni, ossia la materia oscura.

Secondo Esra Bulbul, astrofisica dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics e co-autrice dello studio di Cappelluti, circa il 95% della massa dell’universo è costituita da materia oscura, un materiale sconosciuto e invisibile agli scienziati.

Lo studio di Cappelluti esamina un’interessante fonte di luce catturata da 4 diversi telescopi, tutti puntati in direzioni differenti. La fonte di luce non è familiare e riconoscibile per gli scienziati e ha creato scalpore nel mondo dell’astrofisica. Anche Bulbul ha scoperto la stessa emissione mentre studiava ammassi di galassie nel 2014.

Cappelluti ha spiegato: “Utilizziamo telescopi speciali per catturare la luce a raggi X nel cielo e, mentre analizzavano questi raggi X, i telescopi hanno notato un elemento inaspettato e catturato uno spettro di luce che non è prodotto da nessuna emissione atomica conosciuta. Questa emissione è ora chiamata 3,5 kiloelettronvolt (keV). Un’interpretazione di questa linea di emissione è che sia prodotta dal decadimento della materia oscura.

materia oscuraBulbun ha aggiunto: “Questa emissione di 3,5 keV non è identificata. Non sappiamo davvero cosa sia. Ma una teoria è che potrebbe essere un neutrino sterile, conosciuto anche come materia oscura in decadimento. Quello che è davvero interessante dello studio del Dott. Cappelluti è che ha scoperto questa linea di emissione all’interno della nostra galassia”.

Cappelluti ha concluso: “Se confermata, ci dirà cos’è la materia oscura e potrebbe essere una delle maggiori scoperte della fisica. Sappiamo che la Via Lattea è circondata da materia oscura. Immaginate come se stessimo vivendo in una bolla di materia oscura. Ma vogliamo avere anche la certezza statistica del nostro rilevamento, quindi stiamo riunendo una “Sterile Neutrino Task Force”.

I 4 telescopi che hanno catturato questa emissione sono il telescopio NuSTAR della NASA, il telescopio XMM-Newton dell’ESA, il telescopio Chandra e il telescopio Suzaku del Giappone. Bulbun ha aggiunto: “L’obiettivo ora è continuare ad analizzare il cielo finché non avremo telescopi più potenti con una migliore risoluzione, che non saranno pronti fino al 2021, e condividere e analizzare i dati di altri scienziati che stanno cercando di svelare i segreti della materia oscura”.

Condividi