Santa Caterina da Siena è stata proclamata Patrona d’Italia nel 1939 da papa Pio XII, assieme a San Francesco d’Assisi, e Compatrona d’Europa da papa Giovanni II il 1 ottobre 1999.Patrona di Siena, della Contrada del Drago e della Contrada dell’Oca, oltre a Cengio, Poggio San Vicino, Varazze, Diocesi di Gamborra, è Patrona del Corpo delle Infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e dell’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate. Quando si parla di Santa Caterina da Siena sono 3 gli aspetti di questa mistica che vengono messi in risalto: la totale appartenza a Cristo, l a sapienza infusa ed il coraggio. Quanto all’iconografia cateriniana, la Santa viene rappresenta con: il libro, simbolo della dottrina ed il giglio, simbolo della purezza. Tante le sue citazioni celebri: “La vita è un ponte. Attraversalo, ma non porvi la tua dimora”; “Il peccato mentale è già compiuto non appena si è provato mentalmente il piacere di compierlo e il simultaneo odio della virtù”; “II prossimo ci è stato dato come mezzo per mostrare l’amore che nutriamo per Dio”.
Ed ancora: “Io vorrei che l’inferno fosse distrutto, o almeno che nessuna anima, di qui in avanti, vi scendesse. Se, salva l’unione della tua carità, io fossi posta sulla bocca dell’inferno per chiuderla sì che nessuno vi potesse entrare, sarebbe per me cosa graditissima, perché così si salverebbero tutti i miei prossimi”; “Niente attrae il cuore di un uomo quanto l’amore! Come potrebbe essere altrimenti? Per amore Dio lo ha creato, per amore suo padre e sua madre gli hanno dato la propria sostanza, egli stesso è fatto per amare”.