Scontro di pareri scientifici e dibattito aperto sullo studio epidemiologico del Cnr di Pisa che ancora lo scorso febbraio ha ribadito “sia per la mortalita’, sia per l’ospedalizzazione, l’esistenza di un impatto negativo” dovuto alla centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure “sulla salute dei residenti, tenute in considerazione l’insieme delle altre fonti” nel periodo 2001-2013.
Il Cnr di Pisa ha valutato gli effetti sulla salute dell’inquinamento da centrale a carbone, chiusa nel 2014, sui residenti nei Comuni di Savona, Vado Ligure, Quiliano e aree limitrofe. “La forza delle numerose associazioni di rischio – ha scritto il Cnr nel febbraio scorso confermando il report 2017 – raccomanda una speciale attenzione sui risultati e sulla loro portata”. 7
Secondo il senatore savonese Matteo Mantero, per il Cnr le morti in eccesso rispetto alla media sarebbero quasi 4000. Alcuni dati e metodologie del Cnr sono stati messi pero’ in dubbio e messi sotto la lente in modo critico dai pareri degli esperti del Policlinico San Martino di Genova e dal Comitato Scientifico dell’Osservatorio Regionale Salute e Ambiente, evidenziati in una riunione tecnica a marzo con la Regione Liguria e il Cnr.
Oggi la Regione Liguria ha disposto la pubblicazione sul sito www.ambienteinliguria.it di tutti i pareri tecnici preliminari e dello studio Cnr. Non e’ pero’ concluso il complesso iter dell’Osservatorio, riattivato dalla Regione Liguria, insieme al relativo Comitato Scientifico. Le valutazioni conclusive dell’Osservatorio sono previste entro il mese di maggio.
Intanto sempre oggi l’azienda Tirreno Power polemizza e annuncia in una nota: “Bocciata la ricerca Cnr diffusa poche ora prima della decisione del Gup, omettendo le osservazioni delle altre istituzioni scientifiche che lo accompagnano e che esprimono in modo chiaro l’infondatezza delle conclusioni che propone”.
Lo scorso 12 aprile il giudice di Savona ha accolto le 26 richieste di rinvio a giudizio di manager ed ex manager di Tirreno Power che saranno processati per le accuse di disastro ambientale e sanitario colposo. Il processo alla centrale di Vado Ligure vedra’ come parti civili 6 associazioni ambientaliste e il Ministero dell’Ambiente e iniziera’ l’11 dicembre. Lo scorso 10 aprile via Pec il Cnr di Pisa ha ribadito la validita’ del proprio studio, fornendo a Regione e comitato scientifico alcune precisazioni.
“Le analisi per le cause di morte e di ricovero per tumori sono state presentate a scopo descrittivo: tali cause hanno un periodo di induzione-latenza molto lungo e che di conseguenza l’insorgenza di tali patologie potrebbe essere stata causata da esposizioni avvenute prima dell’attivazione della Centrale Termo Elettrica (CTE) Tirreno Power (attiva dal 1993) o in un luogo di residenza al di fuori dell’area in studio precedentemente al periodo di follow-up 2001-2013 – ha spiegato il Cnr Pisa -, oppure anche da esposizioni nell’intervallo tra il 1993 e il 2001 nel quale la storia residenziale non e’ stata da noi ricostruita”.