Alluvioni in Somalia, l’allarme dell’Oms: “Rischio colera, malaria e dengue”

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Aumenta il rischio di colera, malaria, dengue e chingunya in Somalia, a causa delle piogge torrenziali e delle alluvioni che hanno colpito 772mila persone, costringendo 230mila abitanti a lasciare le proprie case.

A segnalarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che sta lavorando per rilevare epidemie, costruire centri per il colora, fornire zanzariere e far arrivare medicinali, anche con ponti aerei, a chi è maggiormente in difficoltà.

La stagione delle piogge, iniziata normalmente, ha toccato il record degli ultimi 40 anni, e in alcune aree è caduta circa il doppio dell’acqua di quella che cade normalmente, provocando alluvioni ed esondazioni di fiumi nella parte centrale e meridionale del Paese, già in difficoltà per la prolungata siccità e il conflitto in corso.

“Non si vedeva una pioggia così da decenni. Centinaia di migliaia di persone molto vulnerabili sono state colpite di nuovo”, commenta Ghulam Rabani Popal, rappresentante Oms in Somalia.

Il rischio di malattie legate all’acqua e insetti, come colera, malaria e dengue, rileva l’Oms, è aumentato. Visto che il trasporto su strada e’ quasi impossibile, l’agenzia ha attivato un ponte aereo per far arrivare 45 tonnellate di forniture mediche a diversi stati del paesi (Hirshebelle, South West, Jubaland, Galmudug e Puntland).

“L’invio di farmaci e materiale medico servirà a far fronte ai bisogni più urgenti della popolazione. Con i nostri partner stiamo lottando contro il tempo per salvare vite e predisporre un piano a lungo termine per proteggere la salute di tutta la popolazione somala”.

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