In crescita gli Italiani che riducono il consumo di carne: nascono i Meatless Lovers

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Mantenersi in buona salute attraverso una corretta alimentazione che non escluda nulla. E’ questo il credo dei cosiddetti “Meatless lovers”, una numerosa e variegata categoria di italiani che riduce sostanzialmente l’uso della carne aumentando il consumo di prodotti vegetariani per stare meglio (75%) e sperimentare con gusto (52%). Stile di vita più seguito dalle donne (72%), ma che comunque ha anche una solida base di uomini (28%) che preferiscono passare più tempo a tavola socializzando (64%) invece che cucinando (36%). Una volta su 3 usano anche cibi già pronti, soprattutto se in precedenza si sono informati sul pasto da consumare (71%).

È quanto emerge da uno studio promosso da Garden Gourmet realizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su 1800 italiani – uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni – e un monitoraggio di oltre 100 fonti tra i principali social network, blog, forum e community dedicate per analizzare le nuove tendenze degli italiani.

Sin dall’antichità è possibile trovare personaggi che hanno ridotto il loro consumo di carne: tra questi è possibile annoverare il filosofo greco Plutarco, il celebre compositore della “Cavalcata delle Valchirie” Richard Wagner e l’inventore, pittore e ingegnere Leonardo Da Vinci. Nonostante le difficoltà dell’epoca, dovute alla esigua disponibilità di cibo e alla mancanza di prodotti pronti al consumo, essi ritenevano che una riduzione della carne avrebbe potuto apportare un maggior livello di benessere. Complice la maggiore possibilità di scelta e il minor costo delle materie, sempre più persone si sono avvicinate a questo stile di vita, anche grazie alla maggiore facilità con cui si può accedere a prodotti già pronti ma che non contengano al loro interno carne. Unitamente alla disponibilità, molti consumatori sembrano anche preferirli.

E’ quasi ormai un decennio che si assiste ad un cambiamento nella mentalità dei consumatori – commenta Lucio Meglio, Docente di Sociologia presso l’Università degli Studi di Cassino – i quali sono sempre più attenti ed informati sulle proprietà nutrizionali di ciò che portano a tavola e vedono sempre di più il cibo come fonte di benessere. Il nostro organismo ha bisogno di una dieta variegata composta sia da apporti provenienti dal mondo vegetale sia dal mondo animale. L’importante è saper equilibrare il menù settimanale dosandolo con le dovute quantità e qualità con principi nutrizionali validi”.

Mi piace definire il pasto contemporaneo come pasto flessibile – aggiunge il Prof. Meglio – in termini di orario, luoghi in cui viene consumato, numero delle portate; questo è dovuto principalmente al cambiamento dei ritmi lavorativi ma anche dalla struttura dei nuclei familiari che hanno condotto in special modo le donne, madri lavoratrici, a dover ripensare il metodo classico di preparazione dei pasti in modo da poter organizzare razionalmente il tempo”.

Come si definiscono coloro che si ritengono Meatless Lovers? Per il 59% essere “Meatless Lovers” significa ridurre il consumo della carne, il 27% invece ha abbracciato questa tendenza per aumentare il consumo di prodotti di origine vegetale, infine, il rimanente 14% segue questa tendenza per mettere in gioco il proprio stile di vita. Venendo al dettaglio, questo stile di vita è più seguito dalle donne (62%) poichè permette di conciliare al meglio i tempi della giornata,  ma comunque ha anche una solida base di uomini (38%), incuriositi, che mettono in gioco le loro credenze culinarie, scoprendo nuovi gusti.

Qual è il rapporto di Meatless Lovers che vivono in città e in campagna? Il dato, in questo caso, è equamente distribuito e non è un fenomeno prettamente urbano: il 56% dei Meatless Lovers vive in città, e più specificatamente nella grandi metropoli (34%), mentre il 44% vive in città meno abitate o in paesi più piccoli. Grazie alla grande distribuzione, il 78% ha dichiarato che, almeno due volte a settimana, acquista prodotti già pronti “Meatless”.

Perché i “Meatless Lovers” acquistano prodotti già pronti? La maggior parte del campione, pari al 78%, acquista questi prodotti perché richiedono un tempo di preparazione breve, il 66% è ben informato sulla provenienza dei prodotti presenti nelle pietanze, il 74%, invece, li sceglie per il loro gusto. Quasi l’intero campione, ovvero quattro persone su 5, concorda che i cibi già pronti aiutino a variare il proprio menù settimanale con gusto e piacere.

Quali sono i piatti preferiti dai Meatless Lovers? Il primato delle pietanze più gradite spetta ai legumi come fagioli, piselli e lenticchie con il 43%, seguito da cibi Meatless già pronti al consumo come burger di soia, falafel e polpette di melanzane (36%), infine le verdure come l’insalata, pomodori e carciofi che sono gradite dal 20% del campione come pietanza preferita. Nello specifico, le verdure e i legumi sono più consumate durante il pranzo (56%), mentre i prodotti pronti all’uso maggiormente la sera (64%), complice anche la stanchezza accumulata durante la giornata lavorativa (57%) e la veloce preparazione (43%).

Quali sono i tratti distinti dello stile di vita dei “Meatless Lovers”?  Danno molto importanza alla qualità del cibo (81%), amano il gusto ma mettono al centro il benessere e la salute (75%), amano sperimentare nuovi gusti (52%), hanno poco tempo per cucinare e sono attenti all’ambiente (32%). Inoltre il 63% del campione è molto impegnato: le cause principali sono il lavoro (53%) e la famiglia (36%), seguite dalle altre attività quali sport, cultura e spettacoli (11%). La tavola, quindi, rappresenta un importante momento di socialità poiché è uno dei pochi momenti dove è possibile vedere i propri cari e i propri amici: infatti, il 76% dichiara che preferisce spendere più tempo a tavola a socializzare piuttosto che a preparare le pietanze (24%).

A questo proposito è possibile trovare, oltre ai cibi già pronti, moltissimi ricettari che aiutano a ridurre il tempo di scelta di ciò che si deve consumare. Ad esempio, la scrittrice, insegnante e cuoca Kim O’Donnel già nel 2010 scrisse il libro di ricette “Meat lover’s meatless cookbook” dove invita gli amanti della carne, come lei stessa si definisce, a provare ricette con un basso consumo di carne. Molte di queste si possono trovare sul famoso Washington Post dove la cuoca è anche la creatrice e conduttrice del contenitore “What’s Cooking” in cui risponde alle domande dei fan. Tra le sostenitrici dei “Meatless lovers” si trova anche la dietista Dawn Jackson Blatner, autrice del bestsellerThe Flexitarian Diet”, la quale ritiene che passare ad un regime alimentare povero di carne sia un’impresa ardua e non immediata. Proprio per questo motivo pone come obiettivo la riduzione, e non l’eliminazione, della carne.

Negli Stati Uniti, il National Chicken Council (NCC) – associazione no-profit che si occupa di monitorare il consumo di pollame nel mercato americano – ha evidenziato una rilevante riduzione del consumo di carne a favore di altri alimenti, quali legumi e soia.

A livello internazionale quali sono le iniziative e i personaggi che esaltano la tendenza Meatless? Impossibile non citare l’associazione “Meat Free Monday” fondata da Paul, Mary e Stella McCartney per aumentare la consapevolezza dell’impatto ambientale che il consumo di carne ha sul nostro Pianeta e per incoraggiare ognuno a limitare, per un giorno alla settimana, il consumo di carne. Anche in questo caso viene evidenziato il concetto del moderare l’uso della carne, senza rinunciare a questo alimento.

Anche le celebrità di Hollywood non restano a guardare: una delle prime attrici che ha abbracciato l’idea della riduzione del consumo di carne è Gwyneth Paltrow. Premio Oscar nel 1999 con il film “ Shakespeare in Love”, l’attrice pubblica frequentemente sul suo profilo Instagram foto di piatti “Meatless”. Anche l’ex Presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton ha deciso di ridurre il consumo di carne a favore di uno stile di vita più variegato.

Sportivi di rilievo internazionale abbracciano questo stile di vita: ad esempio, il quarterback dei New England Patriot, Tom Brady, 5 volte vincitore del SuperBowl, è un sostenitore del movimento “Meatless” poiché ha dichiarato che soltanto in rare occasioni si concede pasti a base di carne, preferendo le verdure e i legumi. Allo stesso modo anche sua moglie, la supermodella numero 1 al mondo per guadagni Gisele Bündchen, sostiene che la sua dieta proviene dall’80% da fonti vegetali. La coppia pubblica sui propri profili social foto delle loro pietanze.

Gli ambasciatori di questo stile di vita nel mondo della musica sono la coppia Beyoncè e Jay-Z che hanno promosso, con l’hashtag #22daysvegan, uno stile di vita improntato al consumo di fonti vegetali. L’iniziativa ha coinvolto numerosi fan del duo divenendo subito virale, raggiungendo oltre 200mila fans che si sono cimentati nella challenge ideata da Marco Borges, ideatore dell’iniziativa e fisiologo delle star di Hollywood e non solo. E in Italia? Ambasciatore di questa tendenza è il cantante Gianni Morandi si concede più che volentieri al consumo di pasti Meatless, postando le ricette e le pietanze sui principali social network.

Il manifesto dei “Meatless lovers”:

  1. Il cibo deve essere buono, bello e vario perché mangiare è uno dei piaceri della vita. Esso deve essere dal gusto deciso e fruibile in ogni occasione della giornata, senza dimenticare che anche gli altri sensi vogliono la loro parte.
  2. 2. Hanno rispetto per ciò che mangiano. Il Meatless Lover sta attento a non sprecare quanto cucinato sia perché è un atto di inciviltà sia perché il tempo corre velocemente e non può essere perso, tanto più nella preparazione di pietanze che sono destinate a non essere consumate.
  3. Sperimentare è un’opportunità, non un rischio, poiché il mondo vegetale offre un’infinità di combinazioni e sapori, provate anche dai migliori chef nazionali e internazionali. Per questo motivo sperimentano, associano e azzardano anche gusti impensabili, ma con ottimi risultati.
  4. Spendono più tempo a tavola che in cucina, durante la settimana sono sempre divisi tra carriera, famiglia, amici, divertimento ed esperienze che li portano a conoscere il meglio del mondo e loro stessi. Da qui nasce la necessità di potersi affidare anche a prodotti già pronti al consumo ma ricchi di sapore e innovazione.
  5. Sono trendy e open-minded, dato che essere “Meatless lovers” non deve essere inteso in modo restrittivo ma è uno stile di vita aperto alle novità, interessato, pronto a scoprire cosa le cucine mondiali hanno da offrire ai loro palati.
  6. La tavola rappresenta un momento per la socialità, perché il cibo è più buono se condiviso e rappresenta anche un momento di dialogo importante nella società di oggi veloce, intensa e proattiva.
  7. Amano informarsi quotidianamente, studiano, si documentano, confrontano prodotti e si confrontano tra loro su come migliorare il loro stile di vita ma sempre in maniera attenta a ciò che accade attorno a loro.
  8. Sono attenti al sociale: combattono per le loro cause, aiutano gli altri e sono sempre in prima linea per difendere le loro abitudini, non solo culinarie. Condividono il loro pensiero tramite social, blog e tweet. Comunicano anche attraverso la cucina.
  9. Innovatori si nasce, cultori si diventa poiché sperimentano sempre nuovi piatti e altre culture creando ogni volta qualcosa di unico che può essere condiviso con gli altri tramite cene, blog, video e ricette online.
  10. Sono degustatori, non riducono il pasto al semplice consumo ma lo vivono velocemente, intensamente ed in buona compagnia. Assaggiano di tutto ma sempre in linea con i loro principi e le loro aspirazioni.
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