Terremoti Sicilia: fibra ottica per lo studio delle faglie sottomarine

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Sfruttare le fibre ottiche per individuare piccoli movimenti causati da faglie sul fondale del mare a largo della Sicilia usando l’infrastruttura sottomarina dei Laboratori Nazionali del Sud dell’Infn, in fase di completamento grazie ai fondi della Regione Sicilia, progetto Idmar. È questa l’idea dello scienziato francese Marc-André Gutscher (CNRS-Univeristà di Brest) su cui l’European Research Council (ERC) ha deciso di investire assegnando al progetto FOCUS un Advanced Grant, per un totale di 3,5 milioni di euro in 5 anni. Focus validerà una nuova tecnologia testando la tecnica della riflettometria laser, comunemente usata per il monitoraggio di strutture ingegneristiche, per rilevare piccoli movimenti sismici sulla faglia sottomarina del monte Alfeo, ad Est delle coste di Catania, in collaborazione con Infn e Ingv. Il progetto Focus è una testimonianza di come gli investimenti in infrastrutture, inizialmente pensate per obiettivi di ricerca fondamentale, senza ricadute immediate programmate per la società, possano poi offrire opportunità per studi di rilevanza sociale più diretta. “Questa tecnica non è mai stata utilizzata per monitorare le deformazioni causate da faglie attive sul fondale marino. L’obiettivo del progetto Focus è dimostrare che questa tecnica può misurare piccoli spostamenti (1 – 2 cm) in un sito di estremo interesse al largo della Sicilia” commenta Marc-Andrè Gutscher. “In questo sito l’INFN ha realizzato e sta espandendo una rete sottomarina per infrastrutture di ricerca” sottolinea Giorgio Riccobene ricercatore dei Laboratori Nazionali del sud dell’INFN. -“Focus utilizzerà il cavo elettro-ottico sottomarino, lungo 28 km che attraversa la faglia del monte Alfeo, recentemente mappata”. Una volta che la tecnica di monitoraggio delle faglie sarà stata testata e calibrata in Sicilia, l’obiettivo è di estenderla ad altre reti di cavi in fibra ottica, come reti di ricerca esistenti. “Il prestigioso progetto Focus estende ancora il portafoglio degli utenti scientifici internazionali che afferiscono alle infrastrutture sottomarine dell’Infn in Sicilia”, conclude Giacomo Cuttone direttore dei LNS.

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