Salute: le inaspettate conseguenze di un terremoto

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Numerosi report hanno identificato un netto aumento di morte improvvisa per problemi cardiaci in seguito a disastri naturali, come i terremoti, ma finora si sa sapeva poco sul rischio di altri pericoli per la salute, come malattie cardiovascolari e cerebrali acute e, in particolare, sul rischio di tromboembolismo venoso (TEV), come conseguenza dello stare seduti a lungo in auto.

Dopo il terremoto di Kumamoto, in Giappone, nell’aprile 2016, ci sono state molte scosse di assestamento durante le notti. Poiché molte persone avevano paura di tornare nelle loro case, hanno scelto di evacuare la zona. Mentre alcuni hanno raggiunto un rifugio di emergenza, altri sono stati costretti a trascorrere le notti nelle loro auto.

Per valutare l‘impatto del rimanere seduti nelle auto per lunghi periodi di tempo, i ricercatori del progetto Kumamoto Earthquake Thrombosis and Embolism Protection (KEEP) hanno raccolto i dati del periodo successivo al terremoto di Kumamoto. Hanno scoperto un’”epidemia” di coaguli di sangue che si sviluppavano nelle gambe e, in numerosi casi, raggiungevano i polmoni, in molte delle persone costrette ad evacuare. L’analisi dei questionari di 21 istituzioni sanitarie locali ha svelato che 51 pazienti sono stati ricoverati in seguito al terremoto a causa della TEV. Di questi, 42 (82,4%) avevano trascorso delle notti in auto. La malattia tromboembolica venosa era complicata dalla tromboembolia polmonare in 35 casi.

Gli esperti affermano che “questo è un drammatico esempio dei rischi inerenti al trascorrere periodi prolungati fermi in una posizione scomoda. È un monito molto importante dal punto di vista della salute pubblica e rinforza la necessità di alzarsi e camminare regolarmente, per esempio, in aereo o quando si è costretti a trascorrere molto tempo in auto”.

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