Xylella: per la foresta degli ulivi una fine scontata

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Di Giorgio Greco – Da questa triste pagina viene fuori che la sorte degli ulivi sta a cuore a poche persone, con i media nazionali che hanno concesso e concedono quasi nulla a questa vicenda. Il venir meno della mia azione è di secondaria importanza; il problema grosso è che a tutti i livelli e a tutte le età, in genere, ciò che accade non viene percepito nella sua estrema gravità. Prendersi cura degli ulivi comporta impegno, fatica senza reddito, già in condizioni normali, figuriamoci in condizioni di emergenza! La realtà non ha valore, importanza: Salentu, lu sule, lu mare e lu ientu… mentre l’ulivo millenario, simbolo sacro di Terra d’Otranto può anche morire. Vivere di solo slogan è paurosamente arido, senz’anima, e contagia anche quelli di una certa età. La non percezione di ciò che ci circonda domina l’io rendendolo cieco, assente; è come tuffarsi in un mare di inchiostro senza accorgersi che è nero.

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