Un accordo per contrastare la pesca di frodo nel Po: lo hanno firmato a Isola Serafini (Piacenza) l’autorità di bacino con le Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto e alcune prefetture.
Il Po, infatti, negli ultimi anni ha subito notevoli mutamenti e forti pressioni da parte dell’uomo: a subirne le conseguenze sono stati soprattutto i pesci autoctoni, in particolare lo storione e l’anguilla L’accordo prevede innanzitutto il ripopolamento, grazie anche all’apertura della scala di risalita, poi la lotta alla pesca di frodo, con un maggiore coordinamento fra gli enti.
“Proseguiamo – ha detto il segretario dell’Autorità di bacino Meuccio Berselli – nel percorso di lotta strenua alla pesca abusiva e illegale, sempre al centro del coordinamento grazie anche al prezioso contributo dell’assessore della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli, coordinatrice della consulta interregionale”.