Space Economy: al via Ital-GovSatCom, pubblicato il bando

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Il Programma Mirror GovSatCom ha come obiettivo la realizzazione e attivazione di un sistema satellitare innovativo, denominato Ital-GovSatCom, per l’erogazione di servizi di telecomunicazioni con caratteristiche di sicurezza, resilienza ed affidabilità tali da consentirne l’utilizzo per finalità istituzionali. Tra i campi di applicazione, protezione civile, sicurezza, difesa, aiuto umanitario, telemedicina, sorveglianza marittima, etc. Si tratta del programma nazionale mirror della nascente iniziativa europea denominata, appunto, GovSatCom, tale da permettere all’Italia un importante posizionamento un settore strategico come quello delle telecomunicazioni istituzionali.

Con il lancio di questo programma – riporta l’Agenzia Spaziale Italiana – entra in fase di realizzazione il Piano Strategico nazionale Space Economy, che prevede un investimento paese di circa 4,7 miliardi di euro, di cui circa il 50% coperto con risorse pubbliche tra nazionali e regionali, aggiuntive rispetto a quelle ordinariamente destinate alle politiche spaziali.

Il Programma Mirror GovSatCom è realizzato sulla base di un accordo di collaborazione istituzionale sottoscritto tra MISE ed Agenzia Spaziale Italiana, e di un Protocollo d’Intesa sottoscritto dal MISE e da 12 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta) e dalla Provincia autonoma di Trento.

Per garantire la competitività dei servizi offerti, il sistema Ital-GovSatcom sarà basato su un’innovativa piattaforma geostazionaria con propulsione elettrica e caratteristiche di peso e dimensione tali da garantirne la lanciabilità a basso costo, con vettori di tipo Vega.

Lo sviluppo di una piattaforma di piccola taglia, oltre a soddisfare i requisiti posti per il sistema Ital-GovSatCom, darà al nostro Paese la possibilità di inserirsi con un proprio autonomo ruolo nella realizzazione di satelliti modulari e multi uso, competitivi sia in termini di prezzo che di caratteristiche tecniche.

I grandi utenti istituzionali nazionali, saranno coinvolti nel processo di realizzazione del Programma e a loro, in quanto portatori di una domanda pubblica qualificata, sarà richiesto di valutare la qualità dei servizi derivanti dalle attività di ricerca e sviluppo e di esprimersi sulla opportunità di utilizzarli per i propri fini istituzionali, giustificando i conseguenti costi a carico della finanza pubblica, anche in ottica di spending review.  Dei circa 320 milioni di euro stimati per la realizzazione del sistema satellitare, non più di 150 saranno coperti con risorse pubbliche.

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