Terremoto: a Norcia riapre il ristorante Europa 

MeteoWeb

La città di Norcia da oggi ritrova, 20 mesi dopo la grande scossa del 30 ottobre, lo storico ristorante dell’Hotel Europa che da adesso si chiamerà “Nemo”, riprendendo il soprannome del fondatore dell’hotel, Alessandro Allegrini. Viene riaperto in una delle strutture realizzate per la delocalizzazione delle attivita’ commerciali, nella zona di Porta Ascolana.

“E’ un giorno importante. Abbiamo deciso – spiega Alberto Allegrini che gestisce la struttura assieme alla sorella Adriana – di fare del nostro ristorante anche un punto di aggregazione per i tanti giovani della città. Quello che temiamo di più oggi, dopo quasi due anni dal terremoto, e’ lo spopolamento e allora dobbiamo fare di tutto per dare un prospettiva ai ragazzi di Norcia, anche sotto il profilo aggregativo“.

Alberto, che è anche il responsabile della Confocommercio del luogo, crede che sia “fondamentale ricreare e migliorare le condizioni di vita già molto buone che c’erano nella nostra città prima del sisma. I giovani di Norcia – spiega – notoriamente se ne vanno a studiare lontano da qui, molti anche all’estero, ma la storia ci ha sempre detto che poi sono tornati a vivere a Norcia dove hanno messo a frutto le conoscenze e le competenze acquisite. Adesso temiamo che non facciano più ritorno ed è per questo che dobbiamo lavorare con le istituzioni per ricreare le giuste condizioni in modo che questa realtà non imbocchi la via del declino, ma che dal terremoto trovi gli stimoli e le strategie giuste per imporsi sui mercati nazionali e internazionali del turismo e non solo”.

La riapertura del ristorante Europa, seppur sotto un altro nome, “è un altro pezzo di Norcia che torna a vivere e dà continuità a una bella storia di impresa avviata da mio padre”, aggiunge Allegrini. L’Hotel Europa venne realizzato nel 1973 per soddisfare una richiesta dell’allora presidente della Roma calcio, Gaetano Anzalone, che “confidò a mio padre – racconta Alberto – di voler portare in ritiro la squadra a Norcia, ma un albergo in grado di ospitare tutto lo staff e i giocatori e soprattutto degli impianti idonei non c’erano e cosi’ mio padre, che era un costruttore, acquisto’ dei terreni per farci il campo da gioco e trasformo’ una palazzina in costruzione nell’Hotel Europa”.

Condividi