Vaccini, il parere dei genitori: pro e no vax a confronto

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Dopo le parole del ministro Salvini è ancora polemica sull’obbligatorietà vaccinale. Ma cosa ne pensano i genitori? Ecco alcune testimonianze che rivelano i due punti di vista opposti: pro e no vax.

La posizione dei genitori no vax

“I genitori non si convincono con la coercizione e le inefficienze dei centri vaccinali, ma proponendo alle famiglie un percorso informato sulle innegabili opportunità di salute e protezione, e ascoltando i dubbi e le paure sui rischi correlati all’atto vaccinale”. Lo afferma Antonio Affinita, Direttore generale del Moige – Movimento Italiano Genitori, ricordando: “In questi mesi, abbiamo più volte sottolineato che la coercizione vaccinale non aiuta a rafforzare il rapporto di fiducia tra medico e paziente”.

“Con il decreto – sostiene – si è voluto coprire la indecente ed inefficiente situazione dei centri vaccinali e delle anagrafi vaccinali, spesso inesistenti o ancora cartacee, scaricando tutto il peso sui genitori e le famiglie. Crediamo, infatti, che solo il rapporto fiduciario medico-paziente può creare una consapevolezza più forte e responsabile nei genitori. Per tali ragioni, ribadiamo la nostra disponibilità al neo Ministro della Salute Grillo ad essere ricevuti quanto prima per ripristinare equilibrio e consapevolezza sulla profilassi vaccinale”.

All’incontro il Moige porterà le seguenti proprie istanze:

1) Eliminazione dell’obbligatorietà ed inserimento del concetto di ”forte raccomandazione”, per un numero di vaccini che viene definito ogni due anni dal Consiglio Superiore di Sanità, alla luce di considerazioni di epidemiologia e politica sanitaria;

2) Creazione, con esperti esterni ed indipendenti, di un sistema di farmacovigilanza “attivo” relativamente a tutte le profilassi vaccinali. (In quanto attualmente esiste un sistema di farmacovigilanza passivo, che non consente di monitorare adeguatamente gli eventuali effetti avversi).

3) Impegno del Ministero della salute di indire periodicamente una conferenza nazionale sulle vaccinazioni, aperta a tutto il mondo medico, mirante al confronto e all’analisi della profilassi vaccinale al fine di verificare criticità ed opportunità;

4) Attivazione di un tavolo permanente tra il Ministero della salute e le associazioni dei genitori impegnate sul tema delle vaccinazioni, sia per consentire il confronto e l’ascolto, sia per le azioni di informazione ai genitori;

5) Facilitare le famiglie nella pratica vaccinale, anche consentendo alle Farmacie la profilassi vaccinale.

Il punto di vista dei genitori pro-vaccino

Sono preoccupata per mia figlia Lia, ma anche per l’altra e per tutti i bambini, che sono proprio i soggetti che dovremmo tutelare. E’ sbagliato fare un uso politico di questo argomento, perché poi chi ci va di mezzo sono proprio i più deboli“. A commentare cosi’ l’uscita del ministro Salvini è Corinna Verniani, una mamma divenuta famosa lo scorso anno per una lettera all’allora presidente del Senato Pietro Grasso in cui chiedeva di non retrocedere sull’obbligo.

VacciniLa piccola Lia, spiega la mamma, ha avuto un’encefalite causata da un virus che le ha intaccato il midollo, e dall’età di due anni è immunodepressa. “Questo vuol dire che non posso vaccinarla, e che anche un semplice morbillo può essere fatale per lei – racconta Corinna dalla sua casa di Greve in Chianti, proprio nella Toscana da cui Salvini ha lanciato i suoi proclami -. Quando ho fatto presente la cosa all’asilo il dirigente mi ha consigliato di tenerla a casa, per fortuna poi ho trovato un’altra scuola dove invece mi sono venuti incontro, ora fa le elementari e la situazione è migliore, anche perché sono classi piccole, facili da controllare. Ora ho anche un’altra bimba che è ovviamente vaccinata, io stessa ho fatto tutti i richiami, ma la preoccupazione c’e’ sempre, all’asilo qui nessuno e’ stato lasciato a casa, ma sono sicura che non sono tutti vaccinati”.

Secondo Verniani i vaccini sono ‘vittime’ del loro successo. “Quelli che si dicono contro, a partire dallo stesso ministro, parlano così perché sono protetti – afferma -. Salvini non direbbe queste cose se invece di avere la mia eta’ avesse quella dei miei genitori, si ricorderebbe probabilmente della polio e delle altre malattie che facevano moltissimi morti fino a poco tempo fa”.

I commenti dei no vax, tra entusiasmo e perplessità

“Evvai! Finalmente un po’ di sano equilibrio nella vita di questo paese”. Dopo le dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini contro i 10 vaccini obbligatori e a favore dell’ingresso a scuola di tutti i bambini, sui gruppi No-Vax arrivano molte reazioni positive, ma anche qualche perplessità.

Nel Gruppo nazionale Libera Scelta Vaccini, che conta 17839 membri, c’è da parte di alcuni utenti un richiamo alle scadenze relative al nuovo anno scolastico. “Devono muoversi perché il 10 luglio decadono le iscrizioni per la scuola materna e non si entra più dopo” è infatti uno dei commenti sulla pagina.

Roberto Burioni
Il virologo Roberto Burioni

E alcuni utenti chiamano in causa il virologo Roberto Burioni, che a Salvini ha risposto in maniera decisa nel corso della giornata. “Caro Burioni – è uno dei commenti – si faccia carico di tutte le verifiche e accertamenti pre-vaccinali per ciascun singolo bambino e firmi lei lo scarico di responsabilità… e accetteremo di buon grado l’obbligatorietà dei vaccini per i nostri figli. Assumetevi le responsabilità del vostro tutt’erba un fascio”.

Qualche perplessità sulla pagina Vaccini Basta (che piace a oltre 24mila persone) dove a commento della notizia, accanto a tante reazioni positive, c’e’ anche chi scrive “Bravo Salvini ci sta ma fino ad ora solo tante belle parole“.

In particolare, più di un utente dei gruppi No Vax su Facebook rileva che a doversi esprimere e a decidere sul tema è anche il ministro della Salute Giulia Grillo. “Ma questo è il compito della Grillo tu che c’entri? – è infatti il commento su una delle pagine rivolto idealmente al ministro Salvini – Appena lei lo dichiara io ci credo e nessun obbligo per favore”.

 

 

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