Salute, boom di morsi di animali: dai pediatri i consigli sugli interventi

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Nelle ultime settimane, nei Pronto soccorso pediatrici, si è assistito ad un aumento di casi di soggetti morsi anche da topi, pipistrelli e vipere. Un incremento dovuto alle vacanze e quindi all’aumentare del pericolo di morsi e graffi degli animali, che a loro volta possono causare infezioni sull’uomo.

A richiamare l’attenzione sul pericolo infezioni da morsi e graffi è stata WAidid, l’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici. I morsi e graffi di animali possono causare infezioni come rabbia, tetano, malattia da graffio di gatto, tigna e scabbia – tra le più comuni – che si possono contrarre anche solo con un banale contatto di saliva di animali infetti.

“La rabbia – sottolinea Susanna Esposito, ordinario di Pediatria all’Universita’ degli Studi di Perugia e presidente di WAidid – è una malattia molto pericolosa per l’uomo e pressoché sempre mortale. Se si sta programmando un viaggio, soprattutto in Paesi endemici, è fondamentale sempre informarsi bene sui rischi infettivi a cui si potrebbe andare incontro e le vaccinazioni necessarie. Tutta la famiglia dovrebbe accertarsi di essere stata vaccinata contro il tetano con un richiamo vaccinale effettuato nei 10 anni precedenti la partenza. La vaccinazione antirabbica pre-esposizione, invece, è raccomandata soltanto in casi di reale rischio di malattia, molto raro”.

Come bisogna comportarsi in caso di morso di animali? “In generale – prosegue Esposito – raccomandiamo di evitare di toccare o dar da mangiare ad animali sconosciuti, siano essi domestici o selvatici, informando anche i bambini. E in caso di morsi o graffi è necessario intervenire tempestivamente: al fine di prevenire le infezioni, lavare le ferite con acqua e sapone, rimuovere eventuali materiali estranei e usare comuni disinfettanti. E’ essenziale poi recarsi sempre al centro medico piu’ vicino per valutare la necessita’ di somministrazione della profilassi anti-rabbica post-esposizione. Se pur in Italia gli ultimi casi di rabbia endemica sono stati segnalati nel 2011, in caso di morso da parte di animali selvatici, cani randagi o pipistrelli e’ essenziale rivolgersi a un Pronto Soccorso per gli interventi preventivi necessari”.

WAidid ha pubblicato una piccola guida per riconoscere e intervenire contro le infezioni più diffuse causate da morsi, graffi e saliva di animali.

Sulla rabbia, una malattia infettiva mortale, WAidid ricorda che non esiste una terapia e che quindi l’unico modo per prevenire la malattia conclamata è intervenire durante il periodo di incubazione con la somministrazione della vaccinazione antirabbica che consente all’organismo di reagire con un’efficace risposta immunitaria prima che il virus abbia raggiunto il sistema nervoso centrale.

Contro il tetano, una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani, si interviene con la somministrazione di immunoglobuline umane antitetaniche (TIG) e l’accurata pulizia della ferita infetta, con rimozione dell’eventuale tessuto necrotico, l’uso di disinfettanti ad azione ossidante (come l’acqua ossigenata) e la somministrazione di antibiotici (penicillina). La prevenzione della malattia si basa sulla vaccinazione.

C’è poi la malattia da graffio di gatto, causata dal parassita Bartonella henselae. La terapia si basa sull’impiego di macrolidi. In alcuni casi può essere necessario intervenire chirurgicamente.

WAidid lancia un avvertimento anche contro la dermatofitosi (Tigna), micosi cutanee, causate da microscopici funghi che colpiscono gli animali domestici (causando aree tonde alopeciche) e l’uomo su capelli, pelle e unghie, particolarmente nei bambini. Cani, gatti e topi sono tra i responsabili della diffusione della malattia attraverso contatto diretto o indiretto. Contro questa infezione si intervine con antimicotici topici.

C’è poi la scabbia o rogna, infezione altamente contagiosa è causata da parassiti invisibili ad occhio nudo, gli acari, che scavano microscopiche gallerie nella pelle di uomo e animali domestici. “Si può trattare a livello topico – spiega l’associazione – utilizzando creme a base benzoato di benzile, crotamitone o permetrina utili a debellare gli acari e le loro uova”.

Ci sono poi i morsi di ragno, per cui sono indicati la pulizia della ferita, il ghiaccio per ridurre il dolore, l’elevazione dell’arto, la profilassi antitetanica e l’osservazione.

Infine, i morsi di serpenti contro i quali è vietato tagliare la ferita da morso, tentare di succhiare il veleno, applicare lacci, acqua o ghiaccio. Quello che bisogna fare è recarsi il prima possibile al Pronto Soccorso perché il siero antivipera può essere somministrato soltanto da personale medico.

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