Il programma di caccia alle balene “con finalità scientifiche” del Giappone ha consentito la cattura di 177 cetacei in un anno, fino allo scorso maggio: lo ha reso noto l’Agenzia nazionale per la pesca, secondo cui in totale le baleniere giapponesi hanno pescato 134 balenottere boreali – specie a rischio – e 43 balenottere minori.
Il Giappone sostiene che il programma di caccia alle balene, che si apre il 17 maggio, sia finalizzato a condurre ricerche sugli ecosistemi marittimi tramite l’analisi del contenuto degli stomaci dei cetacei e della loro epidermide, i cui risultati vengono trasmessi alla Commissione internazionale per la caccia alle balene.
Il programma è da tempo oggetto di critiche a livello internazionale: gruppi e organizzazioni sostengono si tratti di un attività commerciale “mascherata” da progetto scientifico, perché la carne dei cetacei, dopo gli esami scientifici, viene commercializzata.