Giovane torna a camminare dopo paralisi grazie alla stimolazione elettrica: primo caso in USA

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Un uomo paralizzato da 5 anni in seguito a un incidente è riuscito a rimettersi in piedi e a camminare con l’assistenza e poi, pian piano, in modo parzialmente più autonomo: il risultato è stato ottenuto grazie ai medici della Mayo Clinic e dell’Università di Los Angeles per mezzo della stimolazione elettrica a livello della colonna vertebrale, accompagnata da numerose sedute di fisioterapia.

Subire una grave lesione del midollo spinale può disconnettere i centri cerebrali superiori che guidano il movimento dal circuito del midollo spinale, situato al di sotto della lesione, provocando così la paralisi. È stato già dimostrato in precedenza che la stimolazione elettrica del midollo spinale ha un potenziale terapeutico nell’uomo, facilitando le contrazioni muscolari volontarie e consentendo anche ai pazienti di stare in piedi.

L’uomo – si riporta su Nature Medicine – non è guarito dalla paralisi e necessita della stimolazione elettrica per muoversi, ma il risultato mostra che è possibile – in linea di principio – restituire libertà di movimento parziale a pazienti anche gravemente paralizzati.

I medici hanno impiantato sul giovane uno stimolatore elettrico al di sotto del danno vertebrale che lo aveva paralizzato dal torso in giù: grazie a sedute di fisioterapia, esercizi su tapis roulant e movimento col deambulatore, è riuscito a rimettersi in piedi, a mantenere l’equilibrio e persino a muoversi.

Gli autori concludono che sono necessarie ulteriori ricerche per studiare in che modo l’allenamento riabilitativo interagisce con la stimolazione elettrica per riuscire a recuperare le funzioni motorie perse, in modo da poter capire se questo approccio potrebbe avere successo in pazienti con diversi tipi di lesione.

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