Spazio, l’astronauta Luca Parmitano: “Chi andrà su Marte forse è già nato”

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Siamo già in grado di andare su Marte ma non sappiamo andarci con l’uomo: con gli esperimenti che conduciamo nel corso delle missioni nello spazio cerchiamo di capire cosa migliorare per superare il limite fisiologico dell’uomo“, e “chi andrà su Marte forse è già nato“: lo ha dichiarato l’astronauta italiano Luca Parmitano, oggi a Firenze, al Wired Next Fest.
Con la nuova missione “Beyond”, “ci allontaneremo dalla Terra ma resteremo comunque nel visibile. Quello che facciamo è per le prossime generazioni, trovando una strada che ci porterà oltre” Tra i vari esperimenti previsti, ci sono quelli “neurovestibolari, che richiedono tecnologia avanzata sulla nostra percezione nello spazio“, altri esprimenti riguarderanno la crescita di piante e si tenterà di far crescere l’insalata nello spazio. Sulla ISS opererà anche ‘Cimon’, “un’intelligenza artificiale che è in grado di interagire con l’uomo. Avrà accesso a un enorme database sulla Terra e poi ci dovrà fare compagnia Dovrebbe capire dalla mia espressione se ho bisogno di compagnia oppure di che umore sono“.

Parmitano tornerà sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2019, come parte della Spedizione 60/61, insieme ad Andrew Morgan della NASA ed Alexander Skvortsov di Roscosmos.

E’ stato il primo della classe astronauti ESA 2009 a volare sulla Stazione Spaziale. La sua prima missione, Volare, si è svolta nel 2013 ed ha avuto una durata di 166 giorni, durante i quali Luca ha partecipato a due uscite extra-veicolari e portato avanti molti esperimenti che sono ancora in corso oggi.

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