Maltempo Sardegna: il vento flagella la regione, bufere provocano danni e crolli

MeteoWeb

Spira a 160 km/h il vento di libeccio che da ieri notte sta investendo la Sardegna accompagnato da piogge e temporali.
Il picco è stato registrato questa mattina a Capo Carbonara dai rilevatori dell’ufficio meteo dell’Aeronautica militare di Decimomannu.
Registrati oltre cento chilometri orari anche a Capo Bellavista. A Narcao e Villaperuccio, il vento ha strappato i tetti di alcune abitazioni. Situazione analoga a Nuoro, e tra Sindia e Macomer. Vento e pioggia anche a Luras, in Gallura, con allagamenti e strade piene di detriti.

A Cagliari il Comune ha disposto la chiusura dei parchi in via precauzionale mentre la spiaggia del Poetto è stata in parte invasa dal mare.

La Gallura è flagellata dal maltempo: a Luras diverse abitazioni in via Carana sono state travolte dalla forza d’urto del vento, violentissimo, che ha scoperchiato i tetti di alcune case.

Il temporale che si è abbattuto sul nord est della Sardegna ha provocato danni anche ad alcuni edifici a Priatu, in Comune di Luogosanto. A Olbia i vigili del fuoco sono in preallarme: al momento, la situazione e’ sotto controllo ma la citta’ e’ stata investita da acqua e grandine.

Una bufera, con vento, pioggia e grandine, si è abbattuta, questa mattina in provincia di Oristano, facendo scattare l’emergenza: gravi danni, alberi e pali caduti con situazioni di pericolo in diversi centri (Cabras, Donigala, Massama, Torre Grande). Criticità anche nella zona tra Cuglieri, Santu Lussurgiu e Macomer e nel Barigadu.

Dei turisti tedeschi hanno raggiunto durante la mareggiata la spiaggia di Bucche Strumpu, a Bari Sardo, in Ogliastra, con il loro Land Rover: hanno rischiato di essere trascinati in mare dalla forza delle onde. La famiglia ha dovuto chiedere l’aiuto di alcuni residenti che hanno assistito alla scena. Sul posto e’ poi intervenuta la Polizia Municipale di Bari Sardo che sta accertando se il mezzo sia stato travolto e portato sul bagnasciuga per cause di forza maggiore o se gli incauti turisti siano finiti in acqua perché avevano parcheggiato in spiaggia.

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