Nel 2020 si potrà scalare l’Etna grazie ad una funivia tutta nuova e firmata Pininfarina. L’Alto Adige le darà i natali: sarà costruita negli stabilimenti Leitner di Vipiteno, ovvero il medesimo luogo dove è stato firmato l’accordo per la sua realizzazione e sarà finanziata con capitali privati del Gruppo Russo Morosoli. Concretamente la cabinovia sarà dotata di dodici piloni lunghi 196 metri (oggi ce ne sono 20) e avrà una portata di duemila persone l’ora (oggi sono 1200); avrà ben 35 cabine Diamond Evo, firmate Pininfarina, molto più resistenti al vento e con una capacità di trasporto di dieci persone peer volta. La lunghezza sarà di circa duemila metri e viaggerà ad una velocità di sei metri al secondo: ci vorranno 5 minuti e 20 secondi per arrivare in vetta al vulcano più alto d’Europa.
Secondo l’amministratore unico Francesco Russo Morosoli si tratta di “un grande progetto di riqualificazione e ammodernamento, rispettoso dell’ambiente con soli 12 sostegni necessari alle funi, la metà di quelli esistenti“. La prima funivia sul vulcano siciliano risale al 1956 e da allora la lava ha sempre distrutto le strutture, ricostruite per ben cinque volte. In quest’occasione la nuova funivia non sarà costruita sui resti delle altre, ma si partirà da zero allo scopo di riqualificare la stazione sciistica e dunque dare nuovo impulso al turismo. Le nuove parole d’ordine saranno innovazione, modernità, impatto ambientale limitato (la trazione dell’impianto sarà diretta e non ci sarà olio), eco sostenibilità, risparmio energetico e accesso facilitato.
