Premio a scienziata italiana “under 35” per cerotto fotovoltaico 3D

MeteoWeb

Lo studio sul cerotto fotovoltaico 3D che rigenera la pelle due volte più velocemente dei metodi tradizionali è valso alla ricercatrice Francesca Santoro, dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Napoli, il premio ‘Mit Innovators under35 Europe’ della rivista Mit Technology Review. La Santoro è tra i 35 innovatori ‘under 35’ più significativi d’Europa del 2018 ed è stata selezionata tra oltre 1000 candidati. “Classe ’86, Francesca Santoro, dopo aver lavorato per 3 anni presso la Stanford University, a luglio 2017 è tornata in Italia per lavorare all’Iit dove coordina un team internazionale che porta avanti la ricerca nell’ambito della bioelettronica, specializzandosi nello sviluppo di microchip per impianti sulla pelle che si interfacciano con il corpo umano attraverso l’impiego di nuovi materiali“, lo sottolinea in una nota l’Iit.
? da questi studi che è nata l’idea del cerotto fotovoltaico 3D, anche detto ‘chip for skin regeneration’, un dispositivo indossabile, usa e getta, economico e flessibile – ricorda l’Iit – in grado di adattarsi e stimolare la rigenerazione delle aree lesionate della pelle, accelerando la guarigione della ferita più velocemente rispetto alla tempistiche fisiologiche“. ‘Chip for skin regeneration’ può essere applicato su qualunque paziente evitando l’utilizzo di strumentazioni ingombranti e alimentazione esterna.
Il sistema fotovoltaico infatti, consente di avere un sistema autoalimentato poiché l’interazione con la luce permette una diretta produzione di energia elettrica come accade nei comuni pannelli solari – sottolinea la nota dell’Iit – Inoltre, il dispositivo può essere prodotto in diverse dimensioni riuscendo quindi a ricoprire anche aree più estese, risultando un’alternativa valida alle soluzioni già presenti nel mercato medicale“.
Ricevere il premio ‘Mit Innovators Under35 Europe’ e pensare che il mio progetto ‘chip for skin regeneration’, sia stato considerato da una giuria di fama internazionale come un progetto di ricerca meritevole per i futuri risvolti positivi nell’ambito medicale – afferma Francesca Santoro – è una grande soddisfazione che ripaga della fatica fatta per arrivare fino a qui, e rappresenta ulteriore motivazione a proseguire con grinta in questa direzione“.

Condividi