L’incendio di Pomezia, divampato all’interno del deposito di rifiuti EcoX nel maggio 2017, ha avuto caratteristiche diverse rispetto a quello del Tmb Salario “perché il materiale in combustione era molto diverso: Imballaggi in plastica a Pomezia, rifiuti indifferenziati al Tmb Salario. A Pomezia si è dunque prodotta più diossina, al Tmb Salario invece più Benzo Pirene e Pcb“.
Inoltre, il rogo di Pomezia è stato più esteso e più duraturo di quello di Roma, ma quest’ultimo si è verificato in una zona a più alta densità abitativa. E’ stato il direttore generale di Arpa Lazio, Marco Lupo, a divulgare oggi informazioni e dati in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.
A Pomezia sono state emesse più diossine e furani con una punta massima di 77,5 pg/mc, al Tmb Salario, mercoledì 12 dicembre tra le 6 del mattino e mezzogiorno, la punta massima registrata dal campionatore collocato per l’emergenza in adiacenza del Tmb (gli altri due sono stati collocati nei pressi della scuola Piaget-Majorana, a 1 km dal rogo e a villa Ada) è stata di 9,047 pg/mc, quindi di gran lunga inferiore a quella di Pomezia. Per quanto riguarda l’emissione di Benzo Pirene, mercoledì 12 dicembre tra le 24 e le 6 del mattino, il Tmb Salario, in base alle rilevazioni effettuate in adiacenza all’impianto, ha superato l’EcoX di Pomezia toccando quota 36,50 ng/mc. Le emissioni di Pomezia non hanno mai superato i 9,1 ng/mc. Anche per il Pcb i valori sono stati molto più alti al Tmb Salario: la punta massima è stata di 1019 pg/mc; a Pomezia la punta massima di emissioni dal rogo Eco X è stata di 394 pg/mc.