Natale, Ascom Padova: nei consumi delle feste crescono bio, vegan e salutistico

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Nel menu delle feste cresce la componente bio, vegana e salutistica e, ovviamente, nella galassia biologica che sta incontrando il favore dei consumatori, non possono mancare il panettone ed il pandoro bio magari declinati anche nella versione senza canditi ma, soprattutto, senza glutine.
Non più dunque legato solo ai “miti” del siero di ortica, del tofu e degli hamburger vegani, cresce il volume d’affari del biologico padovano, in linea perfetta con quanto sta avvenendo un po’ in tutto il Paese dove le aree agricole dedicate al bio sono cresciute del 71% in otto anni (1,9 milioni di ettari, il 15,4% del totale coltivato) e dove oggi sono ben 75 mila le aziende certificate.
Siamo ancora su livelli contenuti se guardiamo ai consumi generali – commenta Michele Ghiraldo, presidente degli alimentaristi della Fida Ascom Confcommercio di Padova – ma va anche detto che gli stessi consumi sono cresciuti del +6,5% nei primi sei mesi del 2018 dopo aver chiuso il 2017 con un altrettanto lusinghiero +10%“. Va da sé che questo progresso galoppante non sia sfuggito all’occhio e all’organizzazione attenti dei commercianti. “Molti di noi – continua Ghiraldo – hanno pensato bene di puntare sulla qualità cogliendo la palla al balzo e provvedendo o a trasformare i propri punti vendita da esclusivamente “tradizionali” a “moderatamente innovativi” provvedendo a ridurre sempre più il “moderatamente” per ampliare la gamma dell’offerta“.
Significativa, alla voce “salutistica” l’iniziativa dei panificatori dell’Ascom che da cinque anni propongono il “pane mezzo sale”, prodotto disponibile in una cinquantina di esercizi della città e della provincia e frutto di una collaborazione con l’Ulss a tutela della salute potenzialmente a rischio quando l’assunzione di sale è troppo accentuata. “Che poi il nostro “pane mezzo sale” faccia bene non solo al corpo ma anche alle nostre coscienze – ricorda Carlo Quartesan, presidente dei panificatori dell’Ascom – lo testimonia il fatto che il suo lancio e la sua promozione siano coincise e continuino a coincidere con iniziative benefiche a conferma che il pane, oltre che” buono” (in senso nutritivo) è anche “buono” (in senso sociale)“.
Dicono i dati che, in media, 9 famiglie su 10 hanno acquistato almeno un prodotto bio nel primo semestre di quest’anno con una maggiore propensione da parte dei consumatori del Nord. A fare la parte del leone frutta e verdura seguite dai derivati dai cereali (pasta, riso, farine ecc.) e, soprattutto, dalle uova che non rientrano nella sfera vegana ma sembrano il prodotto che i consumatori hanno eletto a “the best” delle vendite forse perché temono possa essere quello che, in assenza di accorgimenti biologici, possa presentare i maggiori problemi.
E’ evidente – conferma Cristina Biollo, l’artista del vegetariano, consigliera della Fida Ascom Confcommercio di Padova – che i consumatori sono sempre più attenti alla loro alimentazione e l’attenzione si traduce, quasi in modo spontaneo, nel consumo di frutta e verdura e, una volta che è stata fatta questa scelta “di campo”, nella ricerca del prodotto biologico, esente da prodotti chimici dannosi alla salute“.
Così, tra una scelta salutistica, una bio e una vegana, si arriva alle feste dove, per tradizione, carni, sughi, e dolci “tutto burro” sono un “must” difficile da by-passare. E si dovesse cedere di fronte a qualche succulenta pietanza “old style”, “niente paura: c’è la ‘palestra bio’ che, dal 6 gennaio in poi, può venire in aiuto”, spiega l’Ascom Padova.

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