Natale, è il terso post-sisma: “difficile”, dicono i sindaci

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“Il terzo Natale dopo il terremoto ci consegna da una parte la chiusura della fase emergenziale e dall’altra l’enorme difficolta’ a far partire la ricostruzione, in particolare quella pesante e pubblica”: è quanto dicono, all’ANSA, i sindaci di Norcia, Cascia e Preci, analizzando il momento che stanno vivendo i tre paesi umbri più colpiti dagli eventi sismici del 2016.

“Per Norcia – dice Nicola Alemanno – è’ il Natale piu’ difficile, dopo due anni di grande risposta da parte della comunita’, adesso si avverte molta sfiducia. Ci attendevamo – aggiunge – segnali importanti sia sul fronte della ricostruzione, sia negli aiuti alle imprese, ma cio’ non sta accadendo, quando invece i tempi sono abbondantemente superati perche’ si inizi a dare concretezza ai ragionamenti”.

Alemanno, ma questo lo fanno anche Mario De Carolis di Cascia e Pietro Bellini di Preci, rimarca la “necessita’ di snellire le procedure e implementare il personale negli Uffici speciali per la ricostruzione cosi’ da sveltire l’iter delle pratiche”. Il sindaco della citta’ di San Benedetto torna anche a ribadire l’urgenza di dichiarare le zone terremotate come “aree svantaggiate cosi’ che le imprese possano accedere ai contributi comunitari previsti. Questo – conclude – permetterebbe agli imprenditori locali di continuare a scommettere ancora su questo territorio”.

A Cascia la luce, dopo 3 Natali, arriva dal ritorno importante dei pellegrini in omaggio a Santa Rita ed e’ quanto evidenzia De Carolis: “A fronte di una ricostruzione che non parte come ci si sarebbe aspettati, la nostra speranza arriva proprio dal flusso turistico che in questo 2018 e’ tornato a registrare buoni livelli e quindi ci attendiamo per il prossimo anno un ulteriore incremento”.

Il piu’ pessimista dei tre sindaci della Valnerina terremotata e’ Bellini di Preci: “Dopo oltre due anni dalle prime scosse siamo al disastro e al caos totale. Se la fase dell’emergenza e’ stata gestita nei tempi e nei modi giusti – dice – quella della ricostruzione e’ all’anno zero e per di piu’ vedo scarso interesse a livello politico”. “La gente e’ demoralizzata – aggiunge Bellini – per mandare avanti una pratica servono mesi, in tutto questo tempo a Preci siamo riusciti ad autorizzare solo 8 ristrutturazioni, serve un deciso cambio di passo”. 

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