Una ricerca pubblicata su Nature Astronomy e condotta da un gruppo dell’Università di Stanford, in collaborazione con l’Università di Oslo, il Centro Nazionale per la Ricerca Atmosferica in Colorado, e il Laboratorio Lockheed Martin di Astrofisica Solare in California, ha consentito, per la prima volta, di simulare un’intera eruzione solare.
L’immagine in alto mostra gigantesche fontane di gas con temperature di milioni di gradi che si sollevano dalla superficie del Sole, ricadendo in parte sulla stella e proiettando nello spazio una pioggia di particelle cariche di vento solare: il viola rappresenta il gas con temperature inferiori a 1 milione di gradi kelvin (1 kelvin equivale a -273,15 gradi centigradi), il rosso gas a temperature tra 1 e 10 milioni di kelvin e il verde temperature superiori a 10 milioni di kelvin.
Le eruzioni sono spesso associate alla comparsa di macchie solari e sono anche legate all’attività del campo magnetico solare. Secondo il gruppo di esperti, la simulazione aiuterà a comprendere meglio l’attività della nostra stella, il cui vento solare investe la Terra con conseguenze che vanno dalle interferenze alle comunicazioni radio alle aurore polari.