Capodanno, Gigi Proietti: “difficile risolvere il problema rifiuti di Roma senza inceneritori”

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Gigi Proietti è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso dello speciale dei Lunatici, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio in diretta il primo gennaio dalle 18 alle 20. Gigi Proetti ha parlato del suo 2018 e di cosa si aspetta dal 2019: “Al nuovo anno chiedo un po’ di riposo a livello personale. Voglio continuare a fare delle cose belle magari risparmiandomi un po’. Il mestiere che faccio è bellissimo, mi piace molto, ma bisogna stare attenti a non esagerare. Ora sono a teatro, è stupefacente vedere come ‘Cavalli di Battaglia’ continui ad interessare tantissime persone. Specialmente a Roma a teatro vengono a vedermi sia i giovanissimi che persone più in là con gli anni, è una cosa che mi rallegra molto, che continua a stupirmi“.

Sui suoi Capodanni da giovanissimi: “A Capodanno ho quasi sempre preferito lavorare. I veglioni si facevano, ma da ragazzo io cantavo nei Night Club, quindi comunque lavoravo. A Capodanno quelli come noi devono far divertire gli altri. Non c’è una grande aneddotica su me stesso in relazione alle feste. Mi concedo la solita tombola, il 22 le carrozzelle, il 23 che non si può dire. A me piace ancora fare una tombola nel periodo delle feste natalizie. Fare una tombola porta anche bene. Abbiamo tanto bisogno di fortuna. Ora sarà complicato abituarsi a scrivere 2019. Il 2018 è passato davvero molto in fretta. Quando ero bambino io, comunque, quella che si aspettava di più era la befana. Mi portava spesso il carbone, perché da ragazzino ero un po’ discolo. A 7 anni tutti i bambini avevano un giocattolo, a me la befana portò un libro. Mi dicevano che era un bel regalo, perché dovevo studiare. E io piangendo rispondevo ‘certo’, certo‘”.

Auguri di Proietti in vista del futuro: “Mettiamoci d’accordo nel dire che il 2018 è stato un anno sperimentale. Adesso vediamo cosa accadrà nel 2019, quando tutto ciò che ci è stato promesso dovrà vedere la luce. Voglio ricominciare a vedere il bicchiere mezzo pieno, speriamo che il 2019 sia l’anno delle risposte“.

Sui più giovani: “Gli consiglio di cercare di ragionare. Bisogna recuperare il pensiero. E recuperare una parola che non si usa più tanto. Il rispetto. Se ci si comincia a rispettare, poi le cose possiamo anche raggiungerle da soli. Rispettarsi costa talmente poco che dobbiamo pretendere che ciò accada. Molti ragazzi credono che la soluzione sia andarsene da questo Paese. Ma sarebbe meglio di no. Dipende da noi, da cosa gli offriamo. Io nel mio piccolo ho cercato di dare una mano, con i tanti laboratori cui ho dato vita. Non bisogna fare dei giovani una categoria. Tutt’altro“.

Su Roma: “Ho molte aspettative per questo 2019. Se il 2018 è stato un anno di preparazione, vediamo cosa ci hanno preparato. Certo, se si inceneriscono gli inceneritori, sarà sempre più difficile risolvere il problema dell’immondizia. Anche tutti noi cittadini dobbiamo dare e darci una mano. Magari con la raccolta differenziata. Perché Roma deve avere una percentuale così bassa di raccolta differenziata? Noi cittadini dobbiamo dare di più, fare il nostro dovere. Roma ha mali antichi che non si possono risolvere dalla mattina alla sera. Dobbiamo fare una assemblea costituente con personaggi internazionali. Roma lo merita. Qualche soluzione strutturale bisogna trovarla“.

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