Una ricerca basata sui dati della Women’s Health Initiative ha rilevato che tratti positivi della personalità, come l’ottimismo, possono ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2: i risultati sono pubblicati su “Menopause”, la rivista della North American Menopause Society (Nams).
Predisposizione genetica, obesità e sedentarietà sono tra i fattori di rischio per il diabete, ma non sarebbero gli unici: finora però pochi studi hanno indagato sull’associazione tra particolari caratteristiche della personalità e il rischio di diabete.
In questa ricerca gli esperti hanno valutato se tratti della personalità, tra cui l’ottimismo, la negatività e l’ostilità, fossero associati al rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nelle donne in postmenopausa.
La ricerca ha studiato 139.924 donne in postmenopausa senza diagnosi iniziale di diabete: durante 14 anni di follow-up, sono stati identificati 19.240 casi di diabete di tipo 2.
Rispetto alle donne nel quartile più basso di ottimismo (le meno ottimiste) quelle nel quartile più alto hanno un 12% in meno di rischio di diabete.
Le donne più ostili e più emotivamente negative incorrerebbero in un pericolo maggiore rispettivamente del 17% e del 9% di sviluppare questa patologia. Inoltre, si è rilevato, l’associazione dell’ostilità con il rischio di diabete è più forte nelle donne non obese.
I ricercatori hanno concluso che uno scarso ottimismo, un’elevata negatività e l’ostilità sono associati ad un aumento del rischio di diabete nelle donne in postmenopausa.
Diabete e personalità: alcune donne sono meno a rischio
