Sono circa duecento gli ettari andati in fumo sul Monte Martica, in provincia di Varese, dove da giovedì scorso un incendio sta devastando aree boschive su diversi fronti, interessando alcuni comuni della provincia.
Le fiamme, a quanto comunicato dai Vigili Fuoco, sarebbero pero’ state donante grazie a oltre cento lanci di acqua effettuati con quattro mezzi aerei anti incendio. Oltre cento operatori tra vigili del fuoco, volontari e personale della Protezione civile, si sono avvicendati per proseguire le operazioni di spegnimento fino al tardo pomeriggio di oggi.
Gli specialisti dei pompieri hanno inoltre effettuato un monitoraggio di tutta la vasta area investita dalle fiamme con due droni, di cui uno dotato di termocamera. Per scongiurare la presenza di altri focolai sono stato allestiti due presidi dei vigili del fuoco, l’uno nella zona abitata dell’Alpe Cuseglio, da dove cinque famiglie erano state evacuate stamattina per precauzione a causa del forte vento (ora a quanto emerso sono rientrate nelle loro abitazioni), e uno di volontari al campo base allestito in localita’ San Gemolo (Varese).
“Sono di ritorno dal campo base, l’attenzione e’ ancora massima, ma il peggio sembra essere ormai alle spalle”, ha scritto il sindaco di Induno Olona (Varese) Marco Cavallin sul suo profilo Facebook. Poi ha proseguito: “all’Alpe Cuseglio ho accolto personalmente in serata il rientro a casa degli sfollati, a cui abbiamo procurato dell’acqua potabile”. Il primo cittadino ha poi spiegato che “domani partira’ l’imponente lavoro di bonifica dell’incendio, dobbiamo essere tutti grati a coloro che per tre giorni hanno dato l’anima per spegnere il fuoco”. Domani e’ prevista una riunione, ha precisato Cavallin, per poter quantificare i danni. L’allarme era scattato giovedi’ intorno alle 17, quando in meno di tre ore erano andati in fumo 20 ettari di bosco.