Ipertensione: lo stretto controllo della pressione potrebbe proteggere dai deficit cognitivi

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Una ricerca condotta presso la Wake Forest School of Medicine ha concluso che lo stretto controllo della pressione potrebbe ridurre nell’anziano il rischio di sviluppare deficit cognitivi, ma al momento non ci sono dati sufficienti per dimostrare che si possa ridurre anche il rischio di ammalarsi di demenza.
L’ipertensione, che colpisce oltre 3 over-75 su 4, è stata identificata come un fattore di rischio sia per il declino cognitivo sia per la demenza vera e propria.
I ricercatori hanno studiato 9361 volontari con pressione alta suddividendoli in due gruppi: uno doveva raggiungere il target al di sotto dei 120 millimetri di mercurio, l’altro la soglia dei 140.
Si è scoperto che con la riduzione di pressione si ottiene una diminuzione del rischio di declino cognitivo lieve nell’arco di 5 anni dall’intervento, pari al 19% per coloro che hanno raggiunto il target di pressione più basso.
La riduzione del rischio di demenza, rilevata solo in caso di abbassamento della pressione sotto i 120, ha registrato un 15%, un valore statisticamente non significativo, legato probabilmente alla casistica.

Lo studio è stato pubblicato sul “Journal of the American Medical Association”.

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