Maltempo, Emilia Romagna: “128 milioni investiti per la sicurezza del territorio nel basso modenese”

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Cinque anni dopo l’alluvione del 18 e 19 gennaio 2014, sale a 128 milioni il totale degli investimenti realizzati o programmati per la sicurezza del territorio della bassa modenese. In tutto sono 118 i lavori conclusi da Regione e Aipo per circa 40 milioni. Nel 2019 si apriranno nuovi cantieri per 43 milioni di euro, per rendere più sicuro il nodo idraulico Secchia-Panaro e le arginature dei due corsi d’acqua. Tra le ulteriori opere che saranno progettate nel corso dell’anno, 18 milioni riguardano le Casse di espansione di Secchia e Panaro.

È la fotografia del lavoro fatto per ripristinare i danni seguiti alla rottura dell’argine del Secchia, che aveva causato l’allagamento di una vasta area, nell’ambito della quale i più colpiti sono stati Modena, Bastiglia e Bomporto, oltre a Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro e San Prospero. ”Il 2019 – commenta Paola Gazzolo, assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile – sarà l’anno delle grandi opere sugli argini di Secchia e Panaro, con tre maxi-interventi già in corso o al via, dal valore complessivo di oltre 18 milioni di euro sul totale di lavori previsti per 43 milioni”.

“Continua un impegno forte per il nodo idraulico di Modena – sottolinea -, che rappresenta una delle nostre priorità, per il grande lavoro che stiamo facendo assieme ad Aipo e alle istituzioni locali. Le opere realizzate hanno l’obiettivo di offrire più sicurezza al territorio: e lo stiamo facendo mettendo in campo lavori di grande rilevanza e complessità, sia per quanto riguarda la progettazione che la realizzazione”.

 

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