All’inizio della prima ondata di freddo, che già ha ucciso due senza dimora a Roma e Milano, la Comunità di Sant’Egidio invita i cittadini a mobilitarsi per portare aiuti e supportare i volontari con un appello urgente: “Chiunque può dare una mano.
Occorre non restare indifferenti, per evitare che l’ondata di freddo prevista e il clima rigido che ci attende fino alla fine dell’inverno provochi nuove vittime. Ognuno può intervenire”. Si possono portare coperte, cappelli di lana, sacchi a pelo e altri generi di conforto, utili ad affrontare il gelo notturno, o anche collaborare coi volontari che già effettuano visite ai senza dimora.
A partire da domani infatti sarà possibile farlo a Roma, ogni sera, dalle 19 alle 20, recandosi in via Dandolo 10, mentre su www.santegidio.org saranno comunicate prossimamente ulteriori informazioni riguardanti anche altre città italiane. Si tratta di un gesto che “non solo aiuta a salvare chi è in pericolo, ma contribuisce ad umanizzare le nostre città. Ciò non toglie l’obbligo per le istituzioni di salvaguardare la vita dei cittadini più deboli, i senza tetto, oltre 50mila in Italia”.
In tante città “si può e si deve fare di più allargando, soprattutto in questi giorni, l’ospitalità notturna che a Roma si limita a soli 335 posti in più per la stagione invernale, rispetto ai 2.500 già disponibili (di cui 1.500 offerti dalle associazioni), mentre sono quasi 8mila le persone che, nella Capitale, dormono all’aperto o in sistemazioni precarie.