Pediatria: esperti Gb, non demonizzare tablet e smartphone

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Basta ansia e preoccupazione se il bimbo utilizza dispositivi mobili come il cellulare o il tablet: esistono poche prove che questo sia di per sé dannoso. Basta semplicemente spegnerli almeno un’ora prima che i piccoli vadano a letto, perché questo ha un effetto positivo sul loro sonno. A emettere le raccomandazioni il Royal College of Pediatrics and Child Health (Rcpch), che sono state pubblicate su ‘Bmj Open’. Sulla stessa rivista appare però anche uno studio che rileva come le ragazze abbiano il doppio delle probabilità di mostrare sintomi depressivi legati all’uso dei social media a 14 anni rispetto ai ragazzi.
Gli esperti dicono innanzitutto che è importante che l’uso di dispositivi non infici il sonno, ma anche l’esercizio fisico e il tempo da trascorrere con la famiglia. In ogni caso non ci sono prove che usare tablet o smartphone sia “tossico” per la salute, come talvolta viene affermato: i pediatri sottolineano che, anche se recenti revisioni scientifiche hanno testimoniato la presenza di un’associazione tra l’uso di schermi e l’obesità e la depressione, non è chiaro se fosse proprio questa abitudine a provocare il problema o se le persone con questi disturbi siano più propense ad abusare dei dispositivi.
Max Davie, funzionario per la promozione della salute per l’Rcpch, afferma che “telefoni, computer e tablet sono un ottimo modo per esplorare il mondo“, ma i genitori sono stati spesso portati a pensare che ci sia qualcosa di “indefinibilmente sbagliato” in questi strumenti. “Vogliamo dire che, se il loro impiego non influisce negativamente sul sonno dei bambini, sulla loro attività fisica e sul tempo che trascorrono serenamente in famiglia, andate avanti, sempre con razionalità, e smettetela di preoccuparvi“. Russell Viner, presidente della Rcpch, ha dichiarato alla Bbc Radio 4 “gli schermi fanno parte della vita moderna. Il genio è uscito dalla lampada, non possiamo rimandarlo indietro. Dobbiamo limitarci a consigliare ai genitori di bilanciare i rischi e i benefici“.
La raccomandazione secondo cui i bambini non dovrebbero usare i dispositivi nell’ora prima di coricarsi è dovuta al fatto, questa volta provato scientificamente, che la loro luce blu stimola il cervello e può disturbare la secrezione dell’ormone del sonno, la melatonina. La ‘guida’ dei pediatri raccomanda dunque alle famiglie di ‘negoziare’ limiti di tempo sui tablet con i loro figli in base alle esigenze individuali e in primis all’influenza sul sonno, nonché sulle attività fisiche e sociali. Ad esempio, si può imporre che prima, dopo e durante i pasti si spengano tutti i dispositivi. E si deve intervenire se il bambino sembra voler usare il cellulare senza limiti o controllo. In più, è buona regola dare l’esempio, riponendo il telefono in ogni momento possibile e mostrando di voler preferire l’interazione ‘face to face’. Ricordando che, soprattutto i bimbi più piccoli, hanno bisogno di questa interazione, che non può essere delegata agli schermi luminosi.

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