A tu per tu con i ricercatori dell’ATA al Parco astronomico di Rocca di Papa

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Quali oggetti celesti vengono studiati dagli esperti dell’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA)? Come e con quali strumenti vengono condotte le attività di ricerca? Quali risultati sono stati raccolti in questi anni? A rispondere a queste domande saranno i ricercatori dell’Associazione in occasione dell’Astroincontro La ricerca amatoriale su stelle variabili, supernovae ed esopianeti” in programma venerdì 1 febbraio alle ore 21:00 al Parco astronomico Livio Gratton” di Rocca di Papa.

Il gruppo di Ricerca dell’ATA opera in modo strutturato da una decina di anni e ha all’attivo notevoli risultati in numerosi campi di studio. Con l’Astroincontro di venerdì 1 febbraio si vuole avvicinare il pubblico alla conoscenza delle attività di ricerca amatoriale condotte dal gruppo, in particolare di quelle realizzate sulle stelle variabili, sulle supernovae e sugli esopianeti. Sarà il ricercatore dell’ATA Simone Nodari a illustrare al pubblico, utilizzando un linguaggio molto semplice e accattivante, gli strumenti e i metodi impiegati per avere informazioni sui corpi celesti.
Attraverso le proprie attività di ricerca gli esperti dell’ATA forniscono un contributo molto significativo all’avanzamento delle conoscenze in ambito astronomico. “L’osservazione di stelle variabili e (utilizzando il metodo fotometrico) dei pianeti extrasolari e la costruzione della relativa curva fotometrica è un campo in cui l’astrofilo evoluto ha dato e dà ancora un contributo molto importante per la realizzazione di banche dati utilizzate dai professionisti di tutto il mondo”, spiega il Responsabile delle attività di ricerca dell’ATA Maurizio Scardella. “Quest’anno saremo ancora più attivi nel campo dell’osservazione delle supernove tramite la realizzazione di curve fotometriche di decadimento della luce”.
Al termine della presentazione il ricercatore dell’ATA Fernando Pierri condurrà i visitatori del Parco astronomico nei locali dove vengono realizzate le attività di ricerca e, in particolare, nella nuova cupola astronomica di 4 metri di diametro, dove è ospitato il telescopio della ricerca. A chiudere l’evento, l’immancabile ed emozionante osservazione di tutte le meraviglie del cielo notturno, a occhio nudo e al telescopio, sotto la guida dell’esperto operatore dell’Associazione Paolo Crescenzi.

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