In Toscana, anche nel 2018, permangono alcune criticità relative agli inquinanti particolato PM10, biossido di azoto ozono: lo ha rilevato Arpat in base ai dati ottenuti tramite la Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria della Regione Toscana. Anche nel 2018, come già da diversi anni, il valore limite relativo all’indicatore della media annuale di Pm10 è stato ampiamente rispettato in tutte le stazioni della Rete regionale attive. Le medie massime annuali sono state registrate presso la stazione di traffico di via Gramsci nel comune di Firenze e presso la stazione di fondo del comune di Capannori, la concentrazione media regionale registrata nel 2018 è pari a 21 microgrammi per metro cubo, leggermente inferiore rispetto alla media dell’anno precedente, con media registrata presso le stazioni di traffico pari a 24 microgrammi per metro cubo e media delle stazioni di fondo pari a 20. Nel 2018 il limite di 35 superamenti della media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo è stato rispettato in tutte le stazioni della rete regionale, con la sola eccezione della stazione di fondo del comune di Capannori, presso la quale ne sono stati registrati 53. Il numero dei superamenti mostra una certa disomogeneità da una zona ad un’altra della regione, con una maggior incidenza del fenomeno nelle zone interne di Firenze, nelle due zone di Prato e Pistoia e del Valdarno pisano e Piana lucchese. Il fenomeno dei superamenti del valore limite giornaliero è invece quasi assente nelle zone costiera e collinare e montana.
Dal confronto del numero di superamenti per stazione del 2018 con quelli del 2017, stazione per stazione, emerge che nel 2018 i superamenti sono stati meno frequenti. In particolare presso la stazione di fondo del comune di Montale nel 2017 i superamenti erano stati 36, superiori al limite, mentre nel 2018 sono stati registrati soltanto 25 superamenti. Il limite normativo di 25 microgrammi per metro cubo riferito all’indicatore della media annuale nel 2018 è stato rispettato in tutte le stazioni della Rete Regionale. I valori più alti di Pm2,5 sono stati registrati, analogamente agli anni precedenti, dalla stazione di Lucca-Capannori (Uf), che ha registrato 22 microgrammi per metro cubo di media. La media regionale del 2018 è pari a 14,1microgrammi per metro cubo, leggermente inferiore a quella degli ultimi due anni. La media delle stazioni di traffico è per il 2018 pari a 14,6 microgrammi per metro cubo mentre per il fondo è pari a 13,9. Nel 2018 il valore limite relativo all’indicatore della media annuale del biossido di azoto, imposto dal D.Lgs. 155/2010 e pari a 40 microgrammi per metro cubo , è stato superato soltanto presso la stazione di traffico di viale Gramsci (60), presso il comune di Firenze. In tutte le altre stazioni della Rete regionale attive con serie valida la media è risultata inferiore al limite di normativa. La media regionale registrata è stata complessivamente pari a 21,7 microgrammi per metro cubo, inferiore di 2,3 microgrammi per metro cubo rispetto al 2017.
Il valore medio annuale registrato presso le stazioni di traffico è stato di 35 microgrammi per metro cubo, inferiore all’anno precedente di 3 e il valore medio delle stazioni di fondo è stato di 17 microgrammi per metro cubo, inferiore di 1. Confrontando le medie annuali di No2 degli ultimi due anni, si nota che per ciascuna stazione i valori medi si sono mantenuti piuttosto costanti ma con una tendenza alla diminuzione. Nel 2018 il limite di 18 superamenti della media oraria di 200 microgrammi per metro cubo è stato rispettato in tutte le stazioni di Rete regionale. Nel 2018 si è confermata la criticità della situazione relativa all’ozono, infatti il valore obiettivo per la protezione della popolazione (numero di superamenti/anno del valore di 120 microgrammi pe metro cubo riferito alla media mobile di 8 ore, espresso come media negli ultimi tre anni – giorni di superamento ammessi dalla normativa = 25) è stato superato in 7 stazioni su 10 ed è stato raggiunto presso un sito. La situazione si è confermata critica in particolare per le zone interne toscane, ma i superamenti si sono verificati in tutte le zone della regione. Nel 2018, non si è verificato invece alcun superamento delle soglie di attenzione e di allarme (media oraria di ozono pari a 180 microgrammi e di 240 microgrammi per metro cubo).