A rischio milioni di alberi nel centro-sud: maltempo e vento li distruggono perché manca la manutenzione

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Gli alberi e i rami che continuano a cadere ormai da due giorni nel centro-sud sono stati abbattuti dal maltempo. Ma non solo. La mancanza di manutenzione è la vera causa di questo grave danno ambientale nelle nostre città. E’ quanto afferma la Coldiretti spiegando che il verde urbano pubblico in Italia è aumentato del 3,7% in un quinquennio ed ha raggiunto nei capoluoghi di provincia oltre 564 milioni di metri quadrati che corrispondono ad una disponibilità media di 31,1 metri quadri per abitante. Milioni di alberi anche di grandi dimensioni che però non sono manutenuti.

Valerio Portelli/LaPresse

Il verde pubblico è giustamente – sottolinea la Coldiretti – uno dei parametri che vengono utilizzati per valutare la vivibilità di un territorio e l’attenzione di una amministrazione per il benessere dei propri abitanti, ma questa valutazione non può essere disgiunta – sostiene la Coldiretti – dalla verifica delle risorse economiche e delle professionalità che vengono investite per la manutenzione e la corretta gestione di queste aree. Troppo spesso – precisa la Coldiretti – vengono realizzate aree a verde senza una adeguata scelta delle essenze più adatte a quel clima o a quel terreno. Altra tematica è quella della difesa fitosanitaria che e’ aumentata per l’aggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo. Quello che è indispensabile – conclude la Coldiretti – è la rivalutazione del ruolo degli agricoltori nella tutela del verde urbano così come previsto dalla legge di orientamento che consente ai comuni di delegare la manutenzione agli imprenditori agricoli ed evitare cosi’ una gestione improvvisata che mette in pericolo i cittadini“.

Cecilia Fabiano/LaPresse

Anche Patrizio Zucca, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali del Lazio, sottolinea che “i numerosi crolli di alberi che ancora una volta si sono verificati in molti comuni del Lazio testimoniano il difficile stato vegetativo che caratterizza il nostro patrimonio arboreo urbano. Nel crollo di un albero esiste un evidente rapporto tra il suo stato di criticità statica e l’insieme delle concause esterne in grado di aumentare la probabilità dell’evento. Un albero sano, ben radicato ed in assenza di azioni di disturbo è estremamente improbabile che ceda e si schianti. Come Dottori Agronomi e Forestali, Tecnici con competenze esclusive nella valutazione della stabilita’ degli alberi, da tempo chiediamo a istituzioni ed enti di governo monitoraggio e impegno sullo stato di salute dei patrimoni arborei urbani e stradali, e restiamo a disposizione per questo tipo di attività di controllo che, se effettuate con regolarità, contribuirebbe a dare risultati decisivi nel contrasto dei crolli di alberi. Bisogna lavorare sulla prevenzione e non, sic et sempliciter, sull’emergenza“, conclude.

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