Il Mibac apre ai territori: al via le audizioni della commissione Reti museali

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La commissione Reti museali e sistemi territoriali del Mibac, istituita a ottobre scorso dal ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli per individuare percorsi di gestione complessa del patrimonio culturale e sviluppare reti e sistemi capaci di rappresentare, sostenere e promuovere l’identità culturale del Paese, apre ai territori per renderli protagonisti. E lo fa per prima volta con un ciclo di incontri per ascoltare esperienze e best practices direttamente da chi opera nel mondo della Cultura. Non solo. Per consentire agli operatori del settore di prender parte alle audizioni in programma da marzo a luglio da Nord a Sud del Paese, il Mibac ha attivato una casella di posta elettronica dedicata all’indirizzo commissioneretiesistemi@beniculturali.it per consentire l’accreditamento e dunque la partecipazione alle audizioni sul territorio.

Abbiamo deciso di avvicinare il Ministero agli attori e agli operatori del settore culturale del nostro Paese con un unico obiettivo renderli protagonisti – afferma il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli – Da mesi lavoriamo in questa direzione e con questa seconda fase, ossia con audizioni organizzate da Nord a Sud con modalità nuove, intendiamo dare loro la possibilità di partecipare, essere ascoltati e consultati direttamente per raggiungere così il maggior numero possibile di soggetti”. La prima audizione si terrà il 13 marzo 2019 a Catania, la seconda il 10 aprile a L’Aquila, la terza il 14 maggio a Genova. Il quarto appuntamento è previsto, invece, il 7 giugno a Cremona. L’ultima, infine, si terrà il 4 luglio a Treia, in provincia di Macerata. Il calendario delle audizioni, alcune delle quali si svolgeranno alla presenza del Ministro, sarà disponibile nel sito istituzionale del Mibac.

L’ultima audizione – aggiunge la presidente della commissione Reti museali e sistemi territoriali del Mibac, Daniela Tisi – sarà l’occasione per tracciare un bilancio di questa seconda fase di ascolto delle istanze dei territori, per poi passare all’ultimo step: stilare le linee guida per una gestione complessa del patrimonio culturale da fornire al ministro Bonisoli entro settembre. Lo faremo ascoltando i territori e rendendoli protagonisti”.

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