Spazio: arrivano i Lab per imparare a vivere su Marte

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Si potrebbe davvero vivere in un altro Pianeta diverso dalla Terra?  L’Esa ci sta pensando seriamente e, per raggiungere l’obiettivo, è passata all’atto pratico: l’allenamento degli astronauti, ma anche   di animali, piante e robot. Il tutto attraverso la riproduzione di condizioni estreme, tipiche dello spazio, come l’assenza di gravità o le radiazioni cosmiche.

Il Lab è opera dell’Esa, nel centro di Tolosa, in Francia, dove si stanno sperimentando una serie di strumenti in grado di ricreare in laboratorio la microgravità per capire come si sviluppano i vegetali in assenza di gravità.

E’ stato realizzato uno strumento che fa “ruotare continuamente le piante capovolgendole da sinistra a destra”, “per lunghi periodi” così, in media, “nell’arco di settimane o mesi, l’effetto della gravità si abbassa fino a zero” spiega l’Esa. Ricreando queste condizioni, i ricercatori possono studiare come le piante “crescono e reagiscono ai diversi livelli di gravità”.

La scienza, osserva l’Esa in un post sul suo sito istituzionale, “è ovunque ma le opportunità di portare avanti ricerche nello spazio possono essere limitate” per questo l’Agenzia lavora “con istituti in tutta Europa per mantenere una rete di strutture a terra che ricreino aspetti del volo spaziale”.

Sempore a Tolosa, l’Esa riferisce che nei laboratori è al lavoro anche un generatore di radiazioni a basso livello che “bombarda le cellule con livelli simili alle radiazioni che le piante riceverebbero su Marte o nell’orbita terrestre“.

Sono esperimenti che “stanno spianando la strada alle serre spaziali”, coltivazioni in orbita, sottolinea l’Agenzia, grazie alle quali gli astronauti potranno “raccogliere il cibo necessario durante lunghe missioni lontano dalla Terra”.

“Come per ogni spedizione, preparare e testare le attrezzature è la chiave per un’esplorazione di successo” spiega Jennifer Ngo-Anh, capo del team di ricerca sui voli spaziali dell’Esa. Quindi “meglio si è preparati per gli ambienti estremi che gli esseri umani e i robot devono affrontare durante le esplorazioni del nostro Universo, migliore sarà anche l’esito delle missioni”.

 

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