Nel brindisino una 32 enne ha interrotto volontariamente la gravidanza, entro dodici settimane di gestazione, senza rivolgersi a strutture socio-sanitarie, assumendo farmaci non ben specificati. La donna ha avuto un’emorragia e si è reso necessario il ricorso alle cure mediche. E’ accaduto a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi dove la donna è stata denunciata dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana al termine degli accertamenti. Avrebbe violato l’articolo 18 della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza. La donna, colta da emorragia nella sua abitazione di San Vito dei Normanni, ha chiesto l’intervento del 118. Il personale del 118, a causa delle reticenze della donna, avendo intuito che nascondeva le cause dell’emorragia in atto, ha sollecitato l’intervento dei carabinieri che poi l’hanno identificata. Gli accertamenti diagnostici effettuati dai sanitari dell’ospedale civile ‘Camberlingo‘ di Francavilla Fontana, hanno stabilito che la donna era incinta da 12 settimane e che si era provocata autonomamente l‘interruzione della gravidanza attraverso l’assunzione di farmaci abortivi, acquisiti in modo fraudolento, senza voler indicare le modalità di approvvigionamento.