Alpinisti dispersi: ricognizione sul Nanga Parbat, “non ci sono tracce visibili” di Daniele Nardi e Tom Ballard

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Gli elicotteri dell’Aviazione pakistana con a bordo Alex Txikon e il suo team sono decollati per raggiungere il campo base del Nanga Parbat dove sono riprese le ricerche degli alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, dispersi da una settimana sulle montagne del Paese.
Il decollo è stato effettuato non appena le nubi hanno consentito ai piloti di avere una sufficiente visibilità.

Con l’elicottero abbiamo fatto una ricognizione molto ravvicinata sulla montagna, lungo la via Kinshofer, poi sullo sperone Mummery e sull’area del ghiacciaio tra campo 3 e il punto dove siamo atterrati. Abbiamo raggiunto una quota approssimativa di 7.100 metri. Purtroppo, non ci sono tracce visibili dei nostri amici“: queste le prime parole dell’alpinista spagnolo Alex Txikon al termine del sorvolo alla ricerca degli alpinisti. “Siamo arrivati al campo che stiamo installando sul plateux tra il campo 1 e il 2 a quota 4850 metri. Il tempo e’ splendido. Fa anche caldo e il pericolo di valanghe aumenta“.

In giornata dei dovrebbero iniziare a perlustrare dettagliatamente la zona.
L’ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo ha comunicato che sono state “predisposte attrezzature per far volare i droni da ricerca“. “Una nuova perlustrazione – scrive il diplomatico italiano che sta coordinato in loco le operazioni di recupero in stretto contatto con Agostino Da Polenza che si trova a Bergamo – non ha avuto successo. Visibilita’ buona“.

Daniele Nardi e Tom Ballard sono dispersi da otto giorni sul Nanga Parbat, la più vasta montagna della terra, la nona se si considera l’altezza della vetta, 8.125 metri.
Nardi e Ballard erano impegnati nella spedizione lungo la parete Diamir e avevano l’intenzione di raggiungere la vetta himalayana lungo lo Sperone Mummery: mai nessun alpinista e’ riuscito a superarlo durante i mesi invernali.

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