Anziani, ISS: “Depresso 1 over 65 su 10 ma 87% si sente in buona salute”

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In Italia un anziano su 10 soffre di sintomi depressivi, un terzo assume almeno 4 farmaci, ma l’87% giudica tutto sommato positivo il proprio stato di salute. Sono i dati più significativi del sistema di sorveglianza ‘Passi d’Argento‘ sulla popolazione con più di 64 anni del nostro Paese. Il sistema, condotto da Asl e Regioni e coordinato dall’Istituto superiore di sanità, raccoglie in continuo informazioni su salute percepita, fattori di rischio comportamentali e alcune condizioni peculiari degli anziani, volte a descriverne lo stato di salute, la qualità di vita e i bisogni di cura e assistenza.
La popolazione oggetto di studio è costituita da circa 14 milioni di ultra 64enni residenti nella Penisola. Nel biennio 2016-2107 sono state intervistate 22.984 persone di 65 anni o più, selezionate con campionamento proporzionale stratificato per sesso e classe di età dalle liste degli iscritti alle anagrafi sanitarie delle singole Asl.
In particolare i sintomi depressivi, spesso ancora sottovalutati, arrivano a interessare quasi un anziano su 4 dopo gli 85 anni, e sono più frequenti tra le donne e tra le persone socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche o per bassa istruzione. Circa 9 anziani su 10 hanno fatto uso di farmaci nella settimana precedente l’intervista e più di uno su 3 (37%) riferisce di averne consumati almeno 4 diverse tipologie. Tuttavia l’87% degli ultra 65enni giudica complessivamente positivo il proprio stato di salute (“discreto” l’50%, si sente “bene” o “molto bene” il 37%), anche se il gradiente sociale è rilevante e risultano maggiormente soddisfatte della propria salute le persone senza difficoltà economiche e più istruite.
I sintomi depressivi sono dunque più frequenti all’avanzare dell’età: se fra gli adulti si stima una prevalenza intorno al 6%, dopo i 65 anni si sale al 13% e fra gli over 85 anni al 22%. La situazione peggiora significativamente in presenza di patologie croniche: i sintomi depressivi interessano infatti il 28% degli anziani che hanno 2 o più patologie croniche (fra quelle indagate in Passi d’Argento cardiopatie, ictus o ischemia cerebrale, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete, malattie croniche del fegato e/o cirrosi, insufficienza renale).
I dati riferiti al biennio 2016-2017 mostrano che circa 9 anziani su 10 ha fatto uso di farmaci nella settimana precedente l’intervista; più di uno su 3 (37%) riferisce di averne consumati almeno 4 diverse tipologie, ma fra chi ha consumato medicinali solo il 43% riferisce che il proprio medico nei 30 giorni precedenti l’intervista ha verificato con l’intervistato (o con la persona che si prende cura della somministrazione) il corretto uso dei farmaci prescritti, ovvero il prodotto e il dosaggio prescritti, l’orario e i giorni di assunzione. L’assunzione di almeno 4 farmaci diversi riguarda il 40% di coloro che riferiscono una patologia cronica, ma ben il 70% di coloro che hanno co-morbilità.
La percezione della propria salute rispetto all’anno precedente disegna la progressiva perdita di soddisfazione, legata evidentemente all’età e all’insorgenza o all’aggravamento di patologie croniche già esistenti, e presenta una progressione diversa anche per determinanti sociali: poco più del 30% degli intervistati riferisce di sentirsi peggio rispetto all’anno precedente, ma fra le persone con molte difficoltà economiche questa quota sale quasi al 50%.

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