Basilicata: Vienna Cammarota è in arrivo

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“Ora sono bloccata dalla neve ma sto cercando di proseguire. Ho attraversato Colliano, Valva, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza. Sto attraversando l’Irpinia, esattamente Sant’Andrea di Conza  ed in serata arriverò a Pescopagano. Basilicata eccomi. In queste ore mi sto avvicinando alla Basilicata ed in serata entrerò in questa magnifica regione”. Lo ha annunciato Vienna Cammarota, la guida ambientale escursionistica di anni 69 che sta attraversando a piedi i borghi per raccontarli. Angoli ,meravigliosi dell’Italia, spesso definita minore ma che minore non è.

“Sto trovando proprio in questi piccoli borghi, monumenti, centri storici, opere d’arte come statue e piazze anche del ‘700 ed ancora parchi davvero unici e da vedere – ha continuato Cammarota – ma ho notato che mentre i borghi del salernitano hanno un minimo di servizi di accoglienza per pernottare, nei borghi dell’Irpinia, almeno di questa parte dell’Irpinia i servizi mancano. Quell’Irpinia che purtroppo ha sofferto non poco la fase del dopo terremoto. Ho camminato lungo la valle del Sele e sono entrata in Castelnuovo di Conza. I borghi che ho attraversato hanno lo stesso male:si spopolano. A detta di tutti si spopolano perché non hanno i servizi.

Il giovane laureato cosa può fare in questi borghi? Questa è la domanda che la gente mi pone. Questi borghi stanno rischiando lo spopolamento anche perché le strade sono quelle che sono e dunque alcune volte rotte ed anche in curva.  Dunque c’è il tema dei collegamenti e della sostenibilità. Davvero siamo ancora nella terra raccontata da Carlo levi? Mi somiglia tanto al gatto che si morde la coda:c’è diminuzione di popolazione e quindi si tolgono i servizi, non c’è lavoro e i giovani vanno via.

Ognuno cerca la chiave perduta nell’unico raggio di luce di un lampione. Victor Hugo ha scritto: “ fate come gli alberi:cambiate le foglie, ma conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee, ma conservate i vostri principi”. Non serve più ribadire che abbiamo ed abbiamo tanto, ma dobbiamo porci una domanda: come valorizziamo ciò che abbiamo e cosa ne facciamo? Riusciamo a tutelare tutto questo? Il risveglio è tutto qui. Abbiamo la natura, la forza fisica e intellettuale, allora sfruttiamole”. E’ il forte monito che Vienna Cammarota lancia ancora una volta nella speranza che venga colto.  Ora sta per entrare in Basilicata.

“Questa sera sarò in Basilicata ed entrerò in Pescopagano – ha continuato Cammarota – poi domani inizierò ad attraversare  Rapone , Ruvo del Monte, Atella. Il 15 pomeriggio arriverò a Rionero in vulture ed il 16 a Borgo Villa Maria sui Laghi di Monticchio. Ben 7 giorni di cammino per accendere le luci sui luoghi, borghi, bellezze spesso dimenticate”.

Dal 13 al 17 Marzo il Vulture sarà Capitale del Turismo con il Meeting Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche voluto dalla Regione Basilicata con AIGAE. Arriveranno Guide da tutta Italia.

Sede centrale dell’evento sarà Borgo Villa Maria a Rionero in Vulture ma si svolgeranno escursioni in vari luoghi del Parco del Vulture.

Attraversata anche di Sant’Andrea di Conza in Irpinia, in queste ore.

“Sono stata accolta con calore presso un panificio – ha commentato Vienna Cammarota – mentre fuori fa tanto freddo e c’è neve. Sant’Andrea di Conza conta solo 1461 abitanti ed è Medaglia d’Oro al merito civile. Le radici di Sant’Andrea di Conza affondano nel primo medio evo allorquando il Conte Gionata di Balvano, nel 1161 donò la chiesa e il territorio del casale, con tutti i suoi abitanti, alla Mensa arcivescovile di Conza, di cui Sant’Andrea divenne feudo. Piccolo borgo, pochi abitanti ma non mancano i monumenti e le opere. Il Centro Storico medievale, il Monumento ai Caduti, L’Episcopio, sede del Municipio – complesso architettonico del ‘ 500 nato come edificio vescovile restaurato dopo il terremoto del 1980, il Convento di Santa Maria della Consolazione, la Chiesa neoclassica di S.Michele che custodisce un bel coro ligneo e tele del Miglionico, la Chiesa Madre di San Domenico, risalente al Settecento con una pregiata statua lignea del Beato Stefano Seno, l’Arco della Terra del 1753, La Chiesa del Purgatorio, la Fontana in Piazza Umberto I, l’ex Fornace, raro esempio di archeologia industriale

Il Mulino ad acqua risalente al Settecento, la fonte. Mi hanno riferito, le persone incontrate che oggi l’economia si basa sull’agricoltura con coltivazione dell’olio di oliva e della cerealicoltura, ma anche sull’artigianato tradizionale, basato sulla lavorazione artistica della pietra e del ferro”.

Questa sera a Pescopagano:

“Gli abitanti a Pescopagano sono 1844 circa – ha concluso Vienna Cammarota – ed è un paesino insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’oro al merito civile.

Pescopagano si trova immerso nel verde, a picco su una rupe che domina tutta la valle dell’Ofanto. Siamo ai confini tra Campania e Basilicata.  Le sue origini sono molto antiche. I primi segni d’agglomerati umani si collocano intorno alle antichissime laure di questo territorio, vicino alle acque dei fiumi e dei ruscelli. Queste zone furono per molto tempo tormentate dalle guerre sannitiche, dalle spedizioni di Pirro e dalla guerra di Roma contro Annibale. Il territorio, nel 555 d.c., fu occupato dai Goti e poi dai Longobardi e tra il IX e X secolo fu più volte attaccato dai Saraceni. Nell’867  i Saraceni costruirono un fortilizio.

Almeno 8 le Chiese, tutte importanti. C’è il Santuario di Montemauro, posto ad una altezza di più di 1000 metri, sulla cima di un monte chiamato proprio Montemauro. Ai piedi del monte scorre il torrente Ficocchia, affluente dell’Ofanto.

Ma anche Palazzi del ‘600 ed il Castello. Un sistema di fortezze e centri fortificati doveva esistere qui in età molto antiche, tenuto conto che a Pescopagano, Montecalvo e Cairano (località situate nel circuito di Conza) trovarono rifugio, dopo la battaglia del Volturno, i settemila Goti che si arresero poi a Narsete. Le notizie sicure sui primi feudatari abitanti del castello risalgono al 1164: al conte Gionata di Balvano”.

Nel Vulture per capire il futuro geologico dell’Italia. Poi la stampa potrà entrare nella Riserva Naturale di Grotticelle gestira dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza.

“Come è nato l’Appennino? Ecco noi andremo a visitare i siti geologici che si trovano in Basilicata e lo capiremo. Durante il Meeting Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche conferenze ed escursioni. Il 14  Marzo “Occhi per vedere ed orecchie per ascoltare” in conferenza presso il Borgo Villa Maria a Rionero in Vulture. Racconteremo ben 200 milioni di anni – ha dichiarato il geologo Mario Montemurro –  che hanno portato alla nascita dell’Appennino. Analizzeremo  le dinamiche geologiche degli ultimi 200 milioni di anni che hanno portato alla “costruzione” della penisola italiana e prendenderemo in considerazione i principali domini geologici che costituiscono l’ossatura paesaggistica dell’Italia (Adria – Alpi – Appennini). Soprattutto cercherò di delineare gli scenari futuri che potrebbero attenderci.

In tale contesto, esamineremo gli aspetti geomorfologici che sono alla base delle differenti forme di paesaggio inserendoli all’interno della evoluzione dell’area mediterranea, che è tutt’ora in atto.

E a proposito di evoluzione del territorio, ci spingeremo ad immaginare il futuro geologico che ci attende con le grandi (e a volte catastrofiche) trasformazioni a cui sapremo, ancora una volta, adattarci.

La penisola italiana è un vero museo di geologia a cielo aperto. Essere in grado di riconoscere  la  lunga storia che sta dietro ogni cosa che possiamo osservare ci aiuterà a viverla. E a raccontarla”.

Dunque Geologia in aula ma anche sul campo. Domenica 17 Marzo, nell’ambito del Meeting, la stampa potrà entrare nella Riserva Grotticelle gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza.

Con la stampa lì dove vive la Brahmea europea una falena che, in tutto il mondo, è solo in questo luogo della Basilicata. La Brahmea europea è una farfalla che appartiene ad una famiglia di lepidotteri che annovera solo 60 specie presenti in Africa, Asia ed in Europa. La Brahmea europea è possibile vederla solo in Basilicata ed esattamente nei boschi dei Laghi di Monticchio dove si svolgerà il Meeting Nazionale delle Guide.

“Il 17 Marzo entreremo nella riserva di Grotticelle – ha dichiarato Donato Lucia, Guida Ambientale Escursionistica – riserva statale gestita dal reparto Carabinieri biodiversità di Potenza.

La riserva naturale orientata di Grotticelle è sita all’intero dell’ultimo parco regionale istituito in Basilicata, il Parco regionale del Vulture.

La riserva, facente parte di un vasto complesso forestale, quello di Monticchio, risulta essere un sito importantissimo per la tutela e conservazione di un rarissimo lepidottero ACHANTOBRAMEA EUROPEA HTG, una grande Falena notturna appartenente ad un genere che si riteneva, fino agli anni 60, assente in Italia. La sua scoperta si deve al conte Hartig, il quale grazie ad una campagna di osservazione la scoprì nel 1963. Al fine di tutelare questa importantissima specie, la riserva venne istituita nel 1971.

Oggi il territorio di Grotticelle ricade all’interno di una ZSC (zona speciale di conservazione), che ha lo scopo di tutelare l’habitat funzionale alla vita della falena. Infatti è proprio grazie alle presenza di alcune specie vegetali, che caratterizzano i boschi della zona, che la vita della bramea è possibile. Le specie nutrici della bramea, presenti nella riserva, sono il frassino, il ligustro e la fillirea. All’interno della riserva, nella parte sommitale sono presenti i ruderi di un “castello” rappresentati una serie di fortificazione a scopo difensivo dell’età pre-normanna”.

Il Meeting Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche consentirà di scoprire siti Neolitici di grande valore ma anche di incontrare tutto il mondo del Turismo Ambientale che si da appuntamento a Rionero in Vulture. Si inizierà Mercoledì 13 con i seminari, poi il 16 la Convention con i rappresentanti dei Parchi.

Per quattro giorni dal 13 al 17 Marzo il Parco Naturale Regionale del Vulture, sarà Capitale del Turismo Ambientale. Istituito nel novembre del 2017,  il Parco include parte dei territori comunali di Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte e San Fele, tutti appartenenti alla Provincia di Potenza. Ai Laghi di Monticchio dal 13 al 17 Marzo con importanti conferenze che spazieranno su tanti temi: spopolamento dei borghi. Attraverso la relazione di tre ricerche, svolte lungo la dorsale Appenninica italiana, in Albania del Nord e in Basilicata, verrà affrontato un discorso interdisciplinare sullo spopolamento delle aree interne e il loro possibile futuro in relazione alle nuove forme di turismo verde.

Poi viaggeremo nella storia geologica dell’Italia. La conferenza, in programma il 14 Marzo, dal tema “Occhi per guardare: storia geologica dell’Italia ed elementi di lettura del paesaggio”. Venerdì 15 Marzo altra conferenza interessante sul rapporto tra uomini e foreste, sull’importanza della gestione di un bosco. Sempre il 15 Marzo conferenza sulla gestione emotiva delle emergenze in ambito remoto. Siamo certi di sapere quale sarebbe la nostra reazione di fronte all’imprevisto e di saper reagire in modo corretto? Il Meeting però dedicherà un seminario ai Siti Natura 2000: norme – divieti e prescrizioni per la valorizzazione e la conservazione della natura”.

Il 16 Marzo il Turismo Ambientale si aprirà all’intera opinione pubblica. Ore 9 e 30 a Borgo Villa Maria a Rionero in Vulture. Alle ore 10 e 30 l’arrivo di Vienna Cammarota a piedi dalla Campania. La Guida campana è partita Sabato 9 Marzo da Salerno e sta attraversando i borghi per raccontarli. Al termine, Sabato 16 Marzo alle ore 10 e 30, al suo arrivo, Vienna Cammarota incontrerà la stampa ai Laghi di Monticchio, al Borgo Villa Marina a Rionero in Vulture.

“Attraverserò Colliano, Valva, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Sant’Andrea di Conza – ha proseguito Cammarota – poi entrerò in Basilicata ed entrerò in Pescopagano, Rapone , Ruvo del Monte, Atella Rionero in vulture e raggiungerò i Laghi di Monticchio il 16 Marzo. Ben 7 giorni di cammino per accendere le luci sui luoghi, borghi, bellezze spesso dimenticate.”

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