Ciclone Idai: la tragedia di una crisi umanitaria che durerà a lungo

In Mozambico, Zimbabwe e Malawi il ciclone Idai è uno dei segni più tangibili di come le catastrofi climatiche possono distruggere Paesi interi
MeteoWeb

Il Ciclone Idai continua il suo tragico cammino, il fenomeno che ha investito ampie regioni del Mozambico, Malawi e Zimbabwe ha distrutto l’equivalente di un anno di raccolti,  provocando una crisi umanitaria che sarà destinata a durare a lungo.

Questo quanto riferito dal direttore del Programma alimentare mondiale (PAM/WFP) David Beasley che ha sottolineato come i contadini di quei Paesi abbiano perso tutto nel Ciclone abbattutosi sulla regione lo scorso 14 marzoL’ONU ha già lanciato un appello urgente ai donatori per raccogliere quanto prima i fondi da destinare alle popolazioni colpite. A Beira seconda città del Mozambico si fa la conta dei danni a causa delle gravi inondazioni: perdite di raccolti, infrastrutture e case medesima situazione anche dei vicini Zimbabwe e Malawi.

Il Programma alimentare mondiale stima che in Mozambico circa 1,8 milioni di persone a causa delle ripercussioni dell’evento abbiano bisogno urgente di assistenza alimentare, a cui se ne aggiungono altre 732 mila in Malawi e 270 mila in Zimbabwe. Antonio Guterres il segretario generale dell’ONU, ha definito il Ciclone “una delle peggiori catastrofi climatiche in Africa“.

La macchina degli aiuti internazionali è in moto, il PAM sta sostenendo il governo mozambicano per la localizzazione delle persone colpite mediante l’uso di droni. Intanto per prevenire un focolaio di colera – i primi cinque casi sono stati confermati a Beira e dintorni – l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha inviato 900 mila dosi di vaccino che dovrebbero arrivare a destinazione entro dieci giorni.

L’OMS sta anche lavorando a la creazione di tre centri di trattamento del colera, tra cui una struttura da 80 letti a Beira, e alla fornitura di trattamenti per malattie diarroiche. Inoltre 900 mila zanzariere da letto trattate con insetticidi saranno distribuite alle famiglie mozambicane.

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