Clima: il caldo minaccia sempre di più la vita marina, le correnti calde sono come incendi sottomarini

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Il surriscaldamento dei mari è arrivato a livelli tangibilmente preoccupanti. Questo emerge dallo studio frutto dalla collaborazione di scienziati australiani e britannici, fra cui Thomas Wernberg dell’Università del Western Australia e Dan Smale della Marine Biological Association di Plymouth, pubblicato sul periodico specializzato sulla natura e il clima Nature Climate Change.

Quello che ci dice lo studio è che queste ondate di caldo sottomarino causate dal cambiamento climatico sono in aumento con un stima del 54% da 20 anni a questa parte e il danno causato da questi focolai, descritti “come incendi che distruggono vaste aree di foreste” colpisce anche le popolazioni che dipendono dagli oceani per ossigeno, cibo, protezione dalle tempeste e rimozione dei gas serra. Nelle prima analisi sistematica globale di queste ondate di caldo negli oceani, le temperature raggiungono estremi per 5 giorni o piùil motivo per cui numero di giorni di ondate di caldo marino e’ balzato del 54% nel periodo 1987-2016 rispetto ai tre decenni precedenti.
Queste ondate di caldo secondo lo studio stanno diventando più frequenti, prolungate e severe. Gli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano sono particolarmente a rischio di perdite di biodiversità, ed in larga scala.

Ed anche se le temperature sono aumentate gradualmente a causa del cambiamento climatico, è l’aumento delle ondate di caldo che può causare il danno più grave, come scrive il Prof. Thomas Wernberg della Scuola di Scienze Biologiche dell’Università del Western Australia. “Esse ristrutturano gli ecosistemi, uccidono un gran numero di animali e di piante e possono avere implicazioni di lunga durata“.

Finora gli oceani hanno assorbito circa il 90% del maggior calore prodotto nell’atmosfera dagli accresciuti livelli di gas serra ma mentre alcune specie, come i pesci tropicali, possono migrare con le correnti per trovare nuovi habitat, le specie stazionali come le piante hanno meno capacità di resistereSenza contare che vi è anche il problema per specie temperate che vivono sulle piattaforme continentali, esse possono solo migrare verso sud ma solo fino a un certo punto.

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