“Alla Cop 24 in Polonia lo scorso dicembre abbiamo prodotto un insieme di regole per l’attuazione dell’accordo di Parigi che sono comuni, sufficientemente robuste, equilibrate e tarate sulle capacita’ e gli impegni nazionali di ciascuno, in linea con quanto ci eravamo prefissati. Ora, a nostro avviso, e’ assolutamente prioritario rivolgere tutti i nostri sforzi perche’ si assicuri l’elevazione dell’ambizione necessaria per dare seguito alle indicazioni della scienza”
: lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, durante un evento di alto livello sul Clima in Assemblea Generale Onu. Costa ha poi ricordato che l’Italia, in collaborazione con Fao e Undp, ha recentemente inaugurato il Centro per il Clima e lo sviluppo sostenibile per l’Africa, “una piattaforma per fare sinergia fra i vari interventi per il Clima e la sostenibilita’ nel continente africano”: “Attraverso il Centro si e’ dato sostegno all’azione del segretario generale per il Sahel, e nella medesima ottica stiamo pensando di lanciare simili iniziative in altri contesti geografici del pianeta”. E su Cop 26, il ministro ha sottolineato:
“Pensiamo di avere tutte le carte in regola proponendoci ad ospitarla nel 2020”. “Vogliamo, in questo che sara’ un appuntamento fondamentale per il futuro del pianeta, mettere a disposizione il patrimonio italiano di credibilita’, di capacita’ di dialogo e di ascolto verso tutto il mondo – ha proseguito – per raggiungere risultati concreti sulla via della protezione del Clima globale per le generazioni presenti e future”.