L’associazione italiana medici per l’Ambiente chiede un incontro urgente ai ministri dell’Ambiente e della Salute lamentando che “non stiamo lottando abbastanza per fermare i cambiamenti climatici” e per “spiegare come una reale e rigorosa applicazione del principio ‘la salute in tutte le politiche’ possa rappresentare uno strumento idoneo a migliorare l’ambiente e mitigare i cambiamenti climatici, condividendo azioni concrete da portare avanti insieme a tutti i cittadini”.
L’Italia e’ tra i Paesi europei che “sta gia’ subendo e subira’ maggiormente gli effetti drammatici dei cambiamenti climatici – continuano gli esponenti di Isde – Abbiamo gia’ il record in Ue per la mortalita’ dovuta all’inquinamento atmosferico, 80-90 mila decessi l’anno, e la nostra posizione geografica agevola i processi di desertificazione e la diffusione di vettori o agenti di malattie infettive tipiche delle regioni Sub Sahariane. Non c’e’ piu’ tempo, occorre agire e farlo subito per fermare l’innalzamento delle temperature”.
Nel ricordare che i cambiamenti climatici “hanno numerose e ampie conseguenze sulla salute umana e che stiamo registrando un incremento continuo dei rischi e dei danni sanitari”, i medici per l’ambiente osservano che “le misure per rallentare questi fenomeni esistono e potrebbero essere adottate con benefici immediati a livello locale/nazionale, quali quelli sull’inquinamento, sulla qualita’ della vita e la salute e anche sulla riduzione dei costi diretti e indiretti generati dalle modificazioni climatiche”.