“Abbiamo messo in campo soluzioni celeri e concrete, avviando la ricostruzione del Ponte senza l’intervento del concessionario che, come avevamo promesso, non sta toccando nemmeno un mattone, ma sta pagando i lavori e i risarcimenti alle famiglie e alle imprese“.
Questo quanto risposto alla tragedia del crollo del Ponte Morandi di Genova, lo dice in Aula al Senato il ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli rispondendo alle mozioni di sfiducia nei suoi confronti.
Il ministro rivendica di aver agito con una “rapidità mai vista” se si pensa, aggiunge “ad altre tragedie e calamità degli ultimi anni“. “Dall’analisi dei piani economici delle concessionarie, – prosegue – finalmente del tutto pubblici, abbiamo inoltre constatato che gli investimenti sostenuti, la manutenzione effettuata e i servizi erogati non erano in linea con le tariffe pagate dai cittadini al casello”. Secondo il ministro “si tratta di misure che hanno effetti a lungo termine, niente affatto legate a un orizzonte politico di breve periodo“.