Spazio: anche la Puglia in orbita con il satellite Prisma per un progetto rivoluzionario

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PRISMA è il satellite iperspettrale più potente al mondo. Un progetto tutto made in Italy guidato dall’ASI, al quale ha contribuito anche la pugliese Planetek Italia.
C’è anche un pezzo di Puglia nella missione PRISMA, il satellite iperspettrale più potente al mondo lanciato nella notte tra il 21 e il 22 marzo dalla base di Kourou, nella Guyana francese. Frutto di un progetto tutto italiano guidato dall’ASI, PRISMA promette di rivoluzionare il modo in cui osserveremo la nostra Terra. Un primato, quello di PRISMA, che segue quello già acquisito dall’Italia oltre 10 anni fa nel campo delle microonde con la costellazione Cosmo-SkyMed.

Dotato del sensore iperspettrale operativo più potente al mondo, PRISMA è almeno 24 volte più potente di ogni altro strumento costruito finora. Gli attuali sensori ottici montati sui satelliti sono multispettrali in grado di sfruttare al più una decina di bande dell’infrarosso, mentre PRISMA ne distingue 240 (bande disposte dal visibile al vicino infrarosso e fino all’infrarosso a onde corte).

La tecnologia iperspettrale permette di osservare la Terra e i suoi elementi oltre quanto è visibile dall’occhio umano, riconoscendo non solo le forme degli oggetti ma anche quali elementi chimici contengono. Una grande capacità che potrà essere sfruttata in molteplici ambiti applicativi, quali l’agricoltura, la lotta alla desertificazione, la prevenzione e il pronto intervento dopo le catastrofi naturali, l’individuazione di fattori di inquinamento sul territorio e nel mare, o nello studio di fenomeni complessi come le interazioni tra atmosfera, biosfera e idrosfera e l’osservazione dei cambiamenti dell’ambiente e del clima a livello globale.

La missione PRISMA è un progetto interamente sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), e vede coinvolte importanti realtà industriali del nostro Paese, come OHB Italia, responsabile della missione e della gestione dei tre principali segmenti (terra, volo e lancio), e Leonardo, che ha realizzato la strumentazione elettro-ottica.
Anche il lanciatore VEGA dell’ESA, prodotto da AVIO, è stato progettato e viene costruito prevalentemente in Italia. Infine, il centro di controllo della missione è stato realizzato da Telespazio, mentre l’acquisizione e l’elaborazione dei dati avverrà dal Centro Spaziale di Matera.

Alla missione PRISMA ha contribuito anche l’azienda pugliese Planetek Italia, che nella sede di Bari ha sviluppato alcune componenti di gestione ed elaborazione dei dati che saranno acquisiti dal sensore iperspettrale.
Giovanni Sylos Labini, CEO di Planetek Italia, sottolinea che questa missione apre grandi prospettive per il futuro dello Spazio in Italia ed in Puglia, potenziando le capacità del Distretto Aerospaziale Pugliese. Grazie alla disponibilità dei dati iperspettrali di PRISMA, che contengono un enorme patrimonio informativo, si potranno creare nuove opportunità di ricerca e di sviluppo del comparto industriale pugliese, che in questi ultimi anni ha dimostrato una enorme capacità nello di sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni. I dati iperspettrali aprono nuovi scenari in numerosi ambiti applicativi, che vanno dallo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici a livello globale, allo sviluppo dell’agricoltura, allo studio dell’inquinamento del suolo e del mare ed in generale nello studio dei fenomeni complessi che prevedono la interazione tra atmosfera, biosfera e idrosfera.

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